Guide turistiche: «Alla Cascata della Marmore solo ostacoli. Basta»

L’associazione di Confcommercio lamenta la richiesta di un ‘extra’ all’ingresso: «Non dovuto. Noi portiamo turisti»

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«Paradossi del turismo umbro: mentre gli imprenditori stanno facendo il possibile per recuperare il tempo perduto, freni incomprensibili rischiano di rallentarne la ripartenza». La denuncia è dell’associazione guide turistiche dell’Umbria Confcommercio rispetto alla situazione, definita «paradossale», che si è venuta a creare alla Cascata delle Marmore, il più importante sito turistico del ternano, dove è richiesto agli operatori turistici – agenzie di viaggio, tour operator e addirittura alle guide, che per legge hanno libero accesso ovunque – il pagamento di un corrispettivo ‘extra’ a persona, oltre al biglietto di ingresso, per poter effettuare la visita guidata con la propria guida.

Maddalena D’Amico

«Arricchiamo l’offerta turistica»

«La visita guidata alla Cascata delle Marmore – spiega Maddalena D’Amico, presidente dell’associazione guide turistiche dell’Umbria – viene chiesta prevalentemente nell’ambito di un pacchetto che comprende altre destinazioni interessanti dal punto di vista turistico: per lo più si tratta dei borghi del territorio circostante che dall’interesse verso la Cascata possono solo trarre beneficio, e viceversa. Il nostro è un servizio inserito in un contesto più ampio e diverso da quello reso da chi gestisce il Parco della Cascata, pertanto non facciamo concorrenza: possiamo solo arricchire l’offerta turistica e portare un maggiore numero di visitatori a scoprire questo bellissimo angolo dell’Umbria».

«Pronti ad azioni legali»

«Non riusciamo proprio a capire – osserva la D’Amico – perché il nostro lavoro debba essere così penalizzato dalla richiesta del pagamento di un extra, per poter avere, come è stato denominato, il ‘diritto di parola’. Dopo un anno e mezzo di drammatico stop, non possiamo accettare ulteriori irragionevoli freni alla nostra forte determinazione a ripartire. Dalle guide autorizzate e dagli operatori turistici ci giungono continuamente segnalazioni e lamentele relative a tali richieste immotivate che, inevitabilmente, rischiano di danneggiare i turisti ed i professionisti del settore. Della vicenda sono stati naturalmente investiti il Comune di Terni e i gestori della Cascata delle Marmore. È stata anche coinvolta la Regione, la quale ha esperito tentativi di mediazione che, però, non hanno ancora avuto i risultati sperati». Ma l’associazione guide turistiche dell’Umbria, supportata da Confcommercio e da Fiavet Umbria, non molla e paventa azioni eclatanti: «Si tratta di una inaccettabile situazione, che potrebbe avere risvolti pregiudizievoli, non si tratta di una mera questione di principio – prosegue la presidente dell’associazione guide turistiche Umbria -. Chiediamo che Regione e Comune di Terni aprano quanto prima un tavolo per affrontare questa questione e cercare una soluzione utile per facilitare il nostro lavoro e incentivare le visite alla Cascata. Se questo non dovesse succede, valuteremo anche azioni legali per tutelare il nostro lavoro».

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