di Giovanni Cardarello
‘Tanto tuonò che piovve’, o meglio, ‘Che calore, comme coce ‘o sole’. La saggezza popolare e i versi di canzoni immortali sono sempre il più valido supporto per spiegare cosa accade nella politica regionale. Nel caso specifico, aiutandoci con le parole di Pino Daniele, parliamo dell’attesa ordinanza della Regione Umbria relativa alle misure per contrastare l’ondata di calore. Un’ordinanza in programma da almeno tre giorni e che arriva oggi, venerdì 13 giugno. A darne notizia è la stessa Regione Umbria in una nota.
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«In data odierna – si legge – la presidente della Regione, Stefania Proietti, ha firmato l’ordinanza contingibile e urgente in materia di igiene e sanità pubblica: misure di prevenzione per l’attività lavorativa nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto, in condizioni di esposizione prolungata al sole». L’emanazione dell’ordinanza, spiega la Regione, «si è resa necessaria e urgente, viste le temperature e le condizioni meteo climatiche al di sopra della media stagionale».
La presidente Proietti, sentite le parti sociali e datoriali, ha deciso di emanare «un’ordinanza speculare a quella emanata lo scorso anno a fine luglio, così da renderla operativa nel più breve tempo possibile». Nei prossimi giorni la Regione Umbria «incontrerà le parti sociali e datoriali e le associazioni di categoria per apportare modifiche e integrazioni volte alla sempre maggiore tutela dei lavoratori e alla sempre riduzione del rischio». Ma cosa recita l’ordinanza? Nello specifico la presidente Stefania Proietti ha disposto:
- Il divieto di lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16:00, con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2025, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo e florovivaistico, nonché nei cantieri edili all’aperto, in condizioni di esposizione prolungata al sole, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito https://www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica- alta/ riferita a: ‘lavoratori esposti al sole’ con ‘attività fisica intensa’ ore 12.00, segnali un livello di rischio ‘alto’:
Un divieto che, però, non sarà applicato alle pubbliche amministrazioni, ai concessionari di pubblico servizio, per i loro appaltatori, quando trattasi di interventi di pubblica utilità , di Protezione civile o di salvaguardia della pubblica incolumità , fatta salva in ogni caso l’adozione di idonee misure organizzative ed operative che riconducano il rischio di esposizione dei lavoratori alle alte temperature ad un livello accettabile secondo la valutazione del rischio condotta dal datore di lavoro, come previsto dal decreto legislativo n. 81/2008 e s.m.i.
Da registrare, infine, che restano salvi eventuali provvedimenti sindacali limitati all’ambito territoriale di riferimento. La mancata osservanza degli obblighi presenti nell’ordinanza comporterà conseguenze sanzionatorie come da art. 650 del Codice penale sono l’arresto fino a tre mesi e l’ammenda fino a 206 euro. Da segnalare che l’applicazione dell’Art. 650 c.p. è sempre legata alla violazione di un provvedimento specifico e legalmente dato dall’autorità – quindi l’ordinanza della Proietti – e non punisce l’esposizione al sole in sé.
L’ordinanza per la massima diffusione e applicazione è stata trasmessa ai prefetti di Perugia e Terni, ai residenti delle due province, al presidente di Anci Umbria, ai sindaci dell’Umbria, alle aziende sanitarie locali della Regione Umbria, ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e dei datori di lavoro e alle associazioni nazionali di categoria.