Spoleto, 10 luglio 2018
Lunedì sera a Spoleto, in occasione del concerto dell’Army Jazz Band della Banda dell’Esercito Italiano, si è svolta la cerimonia di premiazione degli elaborati realizzati dagli studenti delle scuole primarie di Spoleto e dintorni partecipanti al progetto Il Festival siamo Noi, nato per richiamare i giovani alla riscoperta di un’identità culturale strettamente connessa alla nascita e allo sviluppo della manifestazione.
Alla presenza del Sindaco Umberto De Augustinis e del direttore del festival Giorgio Ferrara, la prima classe a salire sul palco del Teatro romano è stata quella della scuola primaria XX Settembre, i cui alunni hanno presentato un progetto alla scoperta delle location del Festival guidati dai ragazzi del liceo ‘Sansi-Leonardi-Volta’ di Spoleto. Bambini e ragazzi hanno raccolto informazioni, scattato foto e fatto disegni realizzando una sorta di guida per bambini sui luoghi suggestivi del Festival. Scopo di questo lavoro è stato quello di avvicinare in modo creativo i bambini alla conoscenza del proprio territorio e all’arte in tutte le sue espressioni, per la creazione di cittadini consapevoli del valore del nostro patrimonio artistico-culturale.
A seguire, le classi della scuola primaria Le Corone hanno presentato un video dal titolo ‘Il Festival e i giovani, il Festival e i bambini’, nel quale immaginazione e fantasia l’hanno fatta da padroni. La terza classe a salire sul palco è stata quella della Scuola Primaria “Della Genga-Alighieri” di San Martino in Trignano: l’elaborato realizzato, dal titolo ‘Sono nato nel…’, associa l’anno di nascita dei bambini al corrispondente anno del manifesto del Festival. I piccoli artisti si sono sbizzarriti nella scelta di materiali e tecniche pittoriche che potessero caratterizzare e fondere le loro identità con quelle del Festival.
Per la prima volta, ha partecipato al progetto ‘Il Festival siamo noi’ una scuola di un altro comune: gli alunni della Scuola Primaria di Trevi Tempo Pieno dell’Istituto Comprensivo ‘T. Valenti’. I bambini, utilizzando semplici cilindri di cartone e colori acrilici, tanta fantasia e creatività, hanno rappresentato i fuochi di artificio del Festival, ai quali hanno dedicato anche una poesia, inventata collettivamente da loro stessi e riportata a lato dell’opera.
Terminata la premiazione, i musicisti della Banda dell’Esercito Italiano hanno coinvolto il pubblico in un concerto su musiche di G. Gershwin, D. Ellington, J. Kander, G. Miller, T. Snyder, J. McHugh, W.C. Handy, C. Porter e F. Buscaglione.