‘Impronte di donna’: Daniele Di Lorenzi torna sulla scena letteraria da protagonista

Il critico e saggista ternano propone una galleria di ritratti di donne, personaggi che il destino combina sullo spartito dell’esistenza

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È in libreria da due giorni ed è già segnalato dalla critica e premiato dai lettori come un nuovo tassello nell’originale percorso di ricerca critica del critico e saggista ternano Daniele Di Lorenzi. La scelta del titolo è già una sfida: ‘Impronte di donna. Ritratti femminili nella narrativa europea del XXI secolo’, un ‘romanzo critico con figure’ pubblicato dalla casa editrice Editoriale Scientifica, primo titolo della prestigiosa collana di sperimentazione critica Prisma-Extra Moenia diretta da Antonio Perrone. Il libro sarà presentato a Napoli nei primi giorni del mese di gennaio, tra gli altri dalla scrittrice Valeria Parrella, e a Terni alla fine dello stesso mese per poi proseguire per Roma, Firenze, Torino, Milano. Ma qual è l’oggetto del libro, frutto di due anni di ricerca e inframmezzato dalla pubblicazione della fortunata raccolta di saggi critici ‘L’arma bianca della critica’? Una galleria di ritratti di donne, personaggi che il destino combina sullo spartito dell’esistenza, fissati in un momento, un’esperienza, una prova che fa emergere la loro identità: tessere di un mosaico che si ricompongono a delineare le tappe di un percorso di vita che si misura con una realtà, quella del nuovo millennio, in cui la scelta di ‘esserci’ non è solo un atto di coraggio ma una necessità. Studi di donne le cui direzioni si intrecciano, si fondono, si sfiorano, si perdono per ritrovarsi sullo sfondo di un’Europa che è ancora un enigma. Ma le donne ora hanno la forza di lasciare le loro impronte indelebili e cangianti sulla terra – una ‘gemma e una tempesta’ le definisce Alda Merini – e sanno testimoniare con una scrittura oscura e delicata la verità nascosta nella loro anima. Sia quando sono loro a scrivere di sé stesse, sia quando sensibili indagatori dell’animo umano, riescono a decifrare il loro mondo e farlo vivere sulla carta. Allora in questo libro ci sono tanti libri ed ogni libro ritrae tanti volti: l’autore segue le vicende dei personaggi, ne racconta le vite o gli eventi che segnano una vita, i momenti che hanno il dono della rivelazione e, come in un romanzo ‘critico’, illumina da dentro le loro esistenze e gli dà forma e significato. Allora le voci dei personaggi femminili dei racconti e romanzi pubblicati nel corso di questo secolo, da Dacia Maraini, Amélie Nothomb, Emilie Pine, Chiara Gamberale, Karin Alvtegen, Mariusz Szczygieł, Herta Müller, Christa Wolf, Ada D’Adamo, Valeria Parrella, Agota Kristof, Zdravka Evtimova, Rosa Montero, Patrick Modiano, Ioanna Karistiani, Ian McEwan, Melania Mazzucco e di altre scrittici europee, acquistano profondità e plasticità e la galleria di ritratti si anima: ogni voce si trasforma in uno sguardo, una prospettiva sull’esistere nell’oggi, un approdo a quella ricerca incessante di senso che la letteratura coglie e lascia impressa nell’universo magico, misterioso ed attrattivo della narrazione, che diventa spazio da abitare in un tempo senza tempo e in cui, come in un ritratto, ritrovare la zona più profonda di sé stessi.

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