Terni, ferita aperta: rimosso il dehor

Si sposta il gazebo rimasto in bilico sulla voragine e poi si andrà sottoterra a cercare le cause del cedimento avvenuto sabato

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La piazza ferita

La piazza ferita

Il giorno dopo si lavora per cercare di capire che diavolo sia successo davvero, nel sottosuolo di piazza Bruno Buozzi (Valnerina) a Terni ed abbia fatto collassare quell’ampio pezzo di marciapiede dove adesso c’è un buco che, ogni volta che lo si guarda, fa impressione soprattutto per quello che, di peggio, poteva accadere.

LE FOTO DELLA VORAGINE E DEI LAVORI

I lavori

I lavori

Nessun ferito L’unico aspetto positivo di tutta la faccenda, infatti, è che nessuno si è fatto male. Il dehor, infatti, era affollato di persone che stavano facendo colazione – il crollo è avvenuto intorno alle 9 di sabato mattina – e chi si trovava a passare sul marciapiede non è finito nella voragine per un pelo.

PARLA UN TESTIMONE – VIDEO

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I lavori di messa in sicurezza

I lavori La prima cosa che si farà, spiega l’assessore ai lavori pubblici del Comune, Stefano Bucari, «sarà la rimozione del dehor del bar rimasto in bilico, ma per farlo sarà necessario, prima, realizzare una struttura metallica con la quale ‘avvolgerlo’ per poterlo spostare in un’unica soluzione». Poi, liberato lo spazio, «si provvederà alla rimozione di tutti i detriti che si sono accumulati nella voragine e quindi all’aspirazione dei liquidi che, a loro volta sono presenti».

SI SPOSTA IL DEHOR – IL VIDEO

terni-piazza-valnerina9Le operazioni Le squadre dei vigili del fuoco, coordinate dal comandante Mariantoni e dal vicecomandante Capolongo, hanno completato la messa in sicurezza della struttura annessa del bar. Poi il gazebo, sollevato con la gru, è stato posizionato sull’altro lato dell’angolo del palazzo, in sicurezza.

L’ESPERTO: «ECCO LE POSSIBILI CAUSE» – VIDEO

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Il sottosuolo

Le indagini Poi si potrà passare alla fase delle indagini vere e proprie: «A quel punto sì – conferma Bucari – perché i tecnici potranno lavorare in sicurezza e, diciamo così, più comodamente, permettendoci di capire quali interventi saranno necessari per fare in modo che fatto del genere non si ripetano».

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO – VIDEO

La voragine aperta

La voragine aperta

Evacuazione Tre le famiglie che hanno dovuto lasciare il proprio appartamento, di cui due con problema di alloggio ed alle quali il Comune sta cercando di trovare un’altra sistemazione (per ora sarebbero state ospitate da parenti, ma potrebbero andare in albergo). Oltre al bar risultano non accessibili un negozio, un’agenzia assicurativa e una immobiliare.

«UN DISASTRO ANNUNCIATO» – VIDEO

Il palazzo a rischio

Il palazzo a rischio

Palazzo a rischio Ora l’attenzione si concentra anche sul palazzo immediatamente vicino, il primo che, uscendo dalla piazza, è su viale Brin. Lo stabile era già stato dichiarato inagibile – le fondamenta sono già puntellate – e il proprietario starebbe predisponendo un progetto che prevede la completa ristrutturazione. Per ora, però, ha ricevuto una diffida, da parte del Comune, che gli impone di fare con urgenza delle indagini strutturali. Perché se si scoprisse che ci sono dei rischi concreti, si rischia la demolizione coatta.

PARLA UN TESTIMONE – VIDEO

La vecchia mappa fornita da Marco Cuccuini

La vecchia mappa fornita da Marco Cuccuini

Reticolo di canali  Il sottosuolo di piazza Buozzi e viale Brin, ma come buona parte del centro cittadino, è un reticolato di antichi canali – fondamentali per le attività artigianali fino all’inizio del ‘900, poi adibiti a fognature – che proprio lì convergono  (come appare evidente guardando un’antica mappa che Marco Cuccuini ha messo a disposizione di umbriaOn) all’interno di un ‘anello’: una ‘piccola Amsterdam’ coperta dagli anni ’40 in poi con terra e asfalto.

VIGILI DEL FUOCO AL LAVORO – VIDEO

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I lavori per il parcheggio

Dubbio parcheggio  «Il nostro scopo, vista la situazione – dice ancora l’assessore Bucari – è mettere a fuoco tutte le possibili ipotesi collegate al crollo, così da poter intervenire in maniera radicale, visto che la presenza di liquidi nei canali del sottosuolo di fa ipotizzare che lì confluiscano anche degli scacchi fognari, che dovranno essere messi in sicurezza». Ma emergono anche dei dubbi sul possibile collegamento con il crollo di sabato, con i lavori di realizzazione del parcheggio interrato che, da qualche anno, è stato realizzato in quella piazza: «Su questo – dice Bucari – preferisco per il momento non esprimere pareri che non sarebbero suffragati da elementi concreti. Faremo tutte le indagini e, questo lo posso garantire, i risultati saranno resi pubblici».

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