Il territorio ternano domenica è stato protagonista della trasmissione Linea Verde su Rai Uno. Partendo da Scheggino è stata percorsa la ciclovia del Nera verso la Cascata delle Marmore e il lago di Piediluco. Un viaggio che ha visto anche la città di Amelia, Acquasparta e le tradizioni ed eccellenze enogastronomiche.
La Cascata delle Marmore
«Scheggino – è stato spiegato – è conosciuta come una delle città principali del tartufo in Italia e sede di uno degli eventi cicloturistici più importanti dell’Umbria. Lungo il percorso, alla portata di tutti, si può ammirare, tra le altre cose l’Abbazia di San Pietro in Valle». Arrivati alla Cascata delle Marmore, a due passi da Terni, è stato spiegato che «il fiume Velino, quello che forma il salto della Cascata, nasce dai monti reatini, attraversa la ‘conca’ di Rieti e, dopo aver lambito il lago di Piediluco si getta qui nel fiume Nera che finisce poi a sua volta nel Tevere. Il flusso dell’acqua viene ridotto per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto producendo un grande quantitativo di corrente elettrica. Il lago di Piediluco funge quindi da bacino di espansione».
Il lago di Piediluco
Il viaggio di Linea Verde è poi proseguito al lago di Piediluco, uno dei più grandi dell’Umbria. «Il lago – è stato detto – si trova in quella che viene chiamata la valle dell’eco in cui si possono trovare due montagne, monte Luco e monte Caperno, ad una distanza di 388 metri, uno di 549 metri di altezza e l’altro di 542. Questa conformità crea un’eco particolare. Al lago di Piediluco si pratica il canottaggio con il Circolo canottieri Piediluco, uno dei più anziani, nato nel 1936. Qui vengono ad allenarsi anche la nazionale olimpica e quella paralimpica. Il lago ha anche, però, molti lati romantici, molte particolarità : in autunno, ad esempio, si può rimanere affascinati dalla vegetazione che diventa di mille colori».
Amelia
Si è arrivati poi ad Amelia, una città antichissima fondata nel 1.134 avanti Cristo. «Una città – è stato spiegato – che si trova in una pozione strategica tra la valle del Tevere e il fiume Nera. È circondata da mura bellissime, che precedono l’arrivo dei romani. Nei secoli in cui viene fondata, infatti, viene protetta dalle mura e i romani non le hanno volute distruggere ma restaurare. La porta romana, che permette l’accesso alla città , guarda appunto verso Roma, ma è una porta rinascimentale. I romani, infatti, hanno lascito ad Amelia delle cisterne, ma poi lo sviluppo è proseguito con chiese medievali e palazzi rinascimentali».
Acquasparta
Ad Acquasparta si è parlato di palazzo Cesi, dove è nata l’Accademia dei Lincei, fondata nel 1600 da Federico Cesi, studioso di botanica e appassionato delle scienze. «Anche Galileo Galilei, amico di Federico Cesi, venne ad Acquasparta – è stato detto – e proprio qui mentre osservavano le stelle convinse Federico Cesi che sono i pianeti che girano intorno al sole».
Tradizioni ed eccellenze enogastronomiche
Ma il territorio ternano regala anche tradizioni ed eccellenze enogastronomiche: la pesca sportiva della trota o la produzione dell’olio extravergine d’oliva. Gli agricoltori e gli allevatori hanno spiegato le procedure di produzione e fatto assaggiare prodotti come la ricotta e la ‘pizza sotto lo foco’.