Norcia, tornano alla luce le campane della basilica benedettina

I manufatti sono riemersi dopo essere rimasti sepolti sotto uno stratto di quattro metri di macerie. In campo la soprintendenza

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Dopo la sospensione dei lavori imposta dall’emergenza Covid-19, nel mese di giugno sono riprese le attività presso il cantiere della basilica di San Benedetto, a Norcia. Superata una prima fase di adeguamento del cantiere alle nuove norme in materia di sicurezza e salute dei lavoratori, i lavori sono ripresi a pieno regime e negli ultimi due giorni le campane della chiesa sono state riportate alla luce dalle macerie.

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La road map

Dopo il crollo del campanile, le campane erano state sepolte sotto uno strato di oltre 4 metri di macerie composte anche da blocchi di pietra di grandi dimensioni, ovvero grosse porzioni del campanile rimaste intere anche dopo il crollo. L’attuale lotto dei lavori ammonta a circa 300 mila euro ed è previsto un ultimo lotto di 345 mila euro, per il quale è stata avviata la procedura di gara per l’affidamento dei lavori, che riguarderà il completamento della messa in sicurezza, in particolare la cripta, e la cantierizzazione propedeutica ai lavori di ricostruzione.

Un segnale di speranza e ripartenza

I lavori in corso sono diretti dalla soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria, individuata come soggetto attuatore per la fase denominata ‘interventi volti alla messa in sicurezza, cantierizzazione e svolgimento di indagini preliminari’ nell’ambito della convenzione sottoscritta tra il MiBACT e la Regione Umbria per il recupero della basilica di San Benedetto. Il team di lavoro è composto prevalentemente da personale tecnico della soprintendenza che da anni è impegnato in una faticosa e paziente opera di recupero e salvaguardia di questo patrimonio culturale. Il rup è l’architetto Vanessa Squadroni, il direttore dei lavori l’ingegnere Giuseppe Lacava, il coordinatore per la sicurezza è l’ingegnere Giuseppe Scatolini. «Questi sono giorni speciali per noi – dichiarano Squadroni e Lacava -. Far riemergere dalle macerie quattro campane della basilica è emozionante e ripaga, simbolicamente, di molte fatiche e stanchezza». «Andremo avanti più speditamente possibile – afferma la soprintendente Rosaria Mencarelli -. La comunità nursina e l’intero paese hanno bisogno di segnali importanti di ripresa e passare quanto prima alla fase di progettazione della ricostruzione della basilica sarà un atto che non lascerà indifferente la comunità locale e in generale l’opinione pubblica».

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