Omicidio Mez, Guede resta l’unico colpevole

Nessuna revisione del processo che ha portato alla condanna a 16 anni dell’ivoriano. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Firenze

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Non ci sarà alcun processo bis per la morte di Meredith Kercher. La Corte d’appello di Firenze ha dichiarato inammissibile la richiesta di revisione presentata da Rudy Guedé, condannato a 16 anni per la morte della giovane studentessa inglese avvenuta a Perugia la sera tra l’1 e il 2 novembre 2007.

Raffaele Sollecito e Amanda Knox

Raffaele Sollecito e Amanda Knox

Amanda e Raffaele Dopo che la Corte di Cassazione aveva sancito l’innocenza degli altri due indagati, Amanda Knox e Raffaele Sollecito, la vicenda giudiziaria del delitto di Perugia potrebbe essere davvero giunta al capolinea.

La decisione Dopo un’ora di camera di consiglio, infatti, la Corte d’appello di Firenze, martedì mattina, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali dell’ivoriano secondo i quali le sentenze di assoluzione di Amanda Knox e Raffaele Sollecito contrastavano con quella di condanna di Rudy Guede. Per «manifesta infondatezza» la Corte ha quindi respinto l’istanza e condannato Guede al pagamento delle spese processuali. Intanto, però, i legali del giovane che ha da poco compiuto 30 anni nel carcere Mammagialla di Viterbo, stanno pensando di ricorrere direttamente in Cassazione.

guedeRicorso in Cassazione? «Stiamo valutando il ricorso in Cassazione – ha precisato l’avvocato Tommaso Pietrocarlo, difensore di Guede dopo la decisione – la Corte di appello ha ritenuto che tra i due giudicati non ci sia neppure, a livello di prospettazione astratta, una contradditorietà e una incomponibilità. A nostro avviso l’incompatibilità c’è ed è piuttosto evidente e la revisione andava ammessa». Secondo i legali l’aver stabilito che il coltello di Sollecito non fosse l’arma del delitto e che le tracce biologiche sul reggiseno della vittima non fossero riconducibili a Sollecito fossero due elementi incompatibili con la sentenza di condanna di Guede, «perché la nostra condanna dà per esistente che il coltello era quello e che nell’eseguire la violenza sessuale su Meredith lo stesso Guede sarebbe stato coadiuvato da Sollecito»

Rudy Guede fuori dal carcere di Viterbo

Rudy Guede fuori dal carcere di Viterbo

Le reazioni «Rudy Guede non è stato condannato in concorso con dei fantasmi ma singolarmente nel processo che lo ha riguardato e nel quale sono state riconosciute tutte le sue responsabilità», è stato il commento di Raffaele Sollecito dopo la decisione della Corte. «Quello di Guede – ha proseguito – è un procedimento che non mi riguarda e del quale non mi occupo. Sulla scena del delitto non ci sono comunque mai stati indizi della presenza di più persone ma solo le tracce di Guede. La ricostruzione dell’omicidio porta poi a ritenere che sia stato compiuto da una sola persona». «Guede – ha ricordato ancora Sollecito – ha scelto di essere giudicato in maniera separata da noi e un eventuale concorso mio e di Amanda Knox andava valutato nel nostro processo al termine del quale la Cassazione ci ha definitivamente assolti. Guede continuerà a seguire la sua strada processuale».

Risarcimento Dopo la morte della ragazza, infatti, i tre giovani arrivarono insieme all’udienza preliminare. Davanti al gup Guede scelse però di essere processato con il rito abbreviato, Sollecito e la Knox con quello ordinario. L’ivoriano è stato quindi condannato a 16 anni di reclusione,che sta scontando a Viterbo, con condanna passata in giudicato, mentre gli altri due giovani sono stati definitivamente assolti dalla Cassazione. I tre si sono sempre proclamati estranei al delitto. Il prossimo 16 gennaio sempre la Corte d’appello di Firenze deciderà in merito alla richiesta di risarcimento di 516 mila euro per ingiusta detenzione avanzata da Sollecito per i quasi quattro anni passati in carcere.

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