Orvieto cinema fest: ecco la quinta edizione

Cinque giorni (dal 20 al 24 settembre), quattro location, tre categorie di cortometraggi in gara e sei anteprime nazionali e una mondiale

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Quattro location: il teatro Mancinelli per le proiezioni, la nuova biblioteca pubblica ‘Luigi Fumi’ per gli ascolti guidati dedicati alla discografia di Franco Battiato, il San Giovenale per il closing party e palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di risparmio di Orvieto, per l’allestimento che porta in mostra le 15 opere finaliste del contest d’illustrazione a tema ‘L’invisibile’ lanciato nei mesi scorsi. Tre le categorie di cortometraggi in gara: nazionali, internazionali e animazioni. Sei anteprime nazionali e una mondiale. Tutto pronto per la quinta edizione di Orvieto cinema fest, il festival internazionale di cortometraggi umbro in programma dal 20 al 24 settembre.

Il team

Il tradizionale countdown in bianco e nero che scandisce l’inizio delle pellicole si colora di sfumature e si moltiplica per 28. Tanti, infatti, sono i titoli proposti dall’edizione 2022 di Orvieto cinema fest. Una kermesse che nasce dalla passione per il cinema, messa in atto da giovani volontarie e volontari che anno dopo anno rendono questo evento possibile. A completare il programma, la presenza di professionisti del settore che, con il loro contributo, arricchiscono il progetto reso possibile grazie alla collaborazione di decine di volontari. Alla guida del team restano Sara Carpinelli e Stefania Fausto, rispettivamente direttore amministrativo e direttore artistico di un festival cinematografico che, fin dal 2018, si è mostrato attento alla pluralità dei linguaggi e all’attualità. Inoltre, le due co-fondatrici, sono affiancate nell’organizzazione da Valentina Dalmonte e Francesca Bonfanti, consolidando maggiormente la vocazione femminile del festival. Obiettivo, valorizzare la forma di espressione artistica del film breve prestando attenzione alle voci registiche emergenti. L’artwork di quest’anno porta la firma di Emiliano Ponzi ed è un’ideale celebrazione delle edizioni passate e di quelle future. Un’opera in cui le luci della ribalta sono puntate su una figura che rappresenta quello che è lo spirito stesso del festival: un appuntamento giovane, amante della bellezza e del suo potere trasformativo, ma anche un po’ punk nello spirito e nella voglia di mantenere la sua identità.

Cortometraggi in gara e giuria

La giuria sarà presieduta da Stefano Cipani, affiancato da Beatrice Baldacci e Benedetta Pini. Loro avranno il compito di decretare i corti vincitori. Alla giuria ufficiale, quest’anno si aggiunge una novità, nata dalla collaborazione con l’Afic (Associazione festival italiani di cinema). Sarà infatti presente una giuria composta da alcuni membri del sindacato nazionale critici cinematografici italiani: Anna Pennella, Davide Magnisi e Roberto Baldassarre. A loro il compito di attribuire un premio ad hoc a nome dell’associazione. Riconfermato anche il premio MyMovies, che da anni porta avanti una proficua collaborazione con il festival. Quanto ai corti internazionali selezionati con attenzione ai diversi linguaggi, compreso quello dell’animazione, saranno in concorso ‘Belle River’ (USA), ‘Continuity of Parks’ (Russia), ‘Egúngún (Masquerade)’ (Nigeria), ‘Heartbeat’ (Svizzera), ‘Long Line of Ladies’ (USA), ‘Memoir of a Veering Storm’ (Grecia), ‘On Xerxes Throne’ (Grecia), ‘Takanakuy’ (Brasile), ‘Three Grains of Salt’ (Francia), ‘Warsha’ (Libano), ‘When the swallows fly away’ (Belgio), ‘Wild is the Spring’ (USA), ‘Bardo’ (Irlanda), ‘L’Enfant et l’Oie’ (Francia), ‘L’Amour en plan’ (Francia), ‘More than I want to remember’ (Francia), ‘Sierra’ (Estonia). Dall’Italia, invece, arrivano ‘Acqua che scorre non porta veleno’ di Letizia Zatti, ‘Faccia di cuscino’ di Saverio Cappiello, e ancora ‘L’avversario’ di Federico Russotto, ‘La stanza lucida’ di Chiara Caterina, ‘Ofelia’ di Pierfrancesco Bigazzi, ‘Pianura innocente’ di Francesco Bolognesi e Michele Cardano, ‘Tria. Del sentimento del tradire’ di Giulia Grandinetti. E poi le co-produzioni, ‘Creatura’ (Italia, Francia) di Giada Bossi, ‘Puiet’ (Italia, USA, Romania) di Lorenzo Fabbro e Bronte Stahl, ‘Trumpets in the sky’ (Palestina, Libano, Francia, Belgio, 2022), ‘Garrano’ (Portogallo, Lituania). Per l’edizione 2022 salgono a sette le anteprime nazionali (Egùnrgùn; Heartbeat; Long Line of Ladies; Takanakuy; Three Grains of Salt; Wild is the Spring) di cui una (Continuity of Parks) è anche mondiale. Il corto della giovane regista russa Zhenia Kazankina sarà presentato per la prima volta a Orvieto, dopo essersi già conquistato la selezione in due festival qualificanti agli Oscar, Nashville e Tirana.

Il programma

Si inizia martedì 20 settembre alle 18 a palazzo Coelli con il vernissage di inaugurazione della mostra delle opere finaliste del contest di illustrazioni, il reading a cura dell’associazione Lettori portali e la premiazione del vincitore del contest ‘Climate Change?Claim the Change!’ in collaborazione con l’organizzazione non governativa Acra e promosso dall’Istituto Buddista Italiano. Segue alle 19 alla biblioteca Luigi Fiumi una guida all’ascolto della discografia di Franco Battiato, pilastro della musica e della cultura italiana del novecento, scomparso nel 2021 e a cui Orvieto Cinema Fest ha voluto rendere omaggio. Mercoledì 21 settembre al via alle 21 al teatro Mancinelli la prima serata di proiezioni dei cortometraggi che andranno avanti anche nelle serate di giovedì 22, venerdì 23 e sabato 24 settembre. In quest’ultima data si inizia alle 18.30 per arrivare al termine degli slot alla cerimonia di premiazione attesa per le 20.30 e alle 22.30 al closing party a ingresso gratuito a San Giovenale con dj set di Bruno Bellissimo. I momenti di incontro a tema cinema questa volta coinvolgono anche i giovanissimi. Nei giorni del festival, la giurata Beatrice Baldacci incontrerà gli studenti del liceo scientifico Ettore Majorana, mentre Michelangelo Garrone si confronterà con gli alunni del liceo artistico Livio Orazio Valentini.

Le prenotazioni

«Questa edizione – dicono Sara Carpinelli e Stefania Fausto – vuole essere quella della maturità, testimoniata dalla sempre maggiore partecipazione dei concorrenti e dell’apprezzamento che giunge da più parti. È con grande soddisfazione che prendiamo atto dell’attenzione riservata ad Ofc da parte di istituzioni e sponsor privati. Tanto da far parte da quest’anno dell’associazione Festival italiani di cinema e da aver ricevuto un contribuito anche dal Ministero della cultura. In tempi fragili come quelli che stiamo vivendo, la valenza internazionale del festival è anche un contributo alla conoscenza. E al dialogo di storie e culture diverse dalle nostre, da condividere sempre con maggiore intensità. Alla base non c’è l’idea di un femminile necessariamente da premiare in quanto tale, ma la consapevolezza che se il cinema è un linguaggio che si muove oltre i generi, non altrettanto fa la società. Vorremmo rilanciare con vigore una pratica che, dopo questi due anni incerti di pandemia, si sta ancor più smarrendo: la necessità di tornare nelle sale cinematografiche, dove le immagini sul grande schermo ci sovrastano e permettono una fruizione più immersiva». Per prenotarsi per le serate a ingresso gratuito del 21,22,23 e 24 settembre al teatro Mancinelli: https://prenotaunposto.it/orvietocinemafest/.

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