Perugia, nella galleria d’arte ‘A+A’ c’è la mostra di Paola Musio

Le venti opere di ‘Io’, un percorso avvincente ed appassionato, allestite fino al 30 agosto

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Nella galleria d’arte ‘A+A’ di Perugia è stata inaugurata la mostra ‘Io’ dell’artista Paola Musio, con la presentazione del professor Fabrizio Fabbroni, architetto ex direttore dell’Accademia delle belle arti di Perugia. Sono esposte venti opere che avranno in contemporanea anche un angolo nella cantina Dionigi (Cantalupo di Bevagna), una sorta di connubio tra arte e vino. La mostra ‘Io’ rimarrà aperta al pubblico fino al 30 agosto.

La mostra

«’Io’ è un satellite di Giove – commenta l’artista Paola Musio – un quadro non nasce dall’osservazione di ciò che sta fuori, ma di ciò che sta dentro anche se, in fondo, sono la stessa cosa». Per l’artista l’Universo intero «è dentro di noi» e alla presentazione ha anche descritto quanto la sua missione «è quella di dare colore, immagine, voce all’Universo che si svela sulla tela. Mi capita spesso che alla fine di un quadro, osservandolo mi viene da dire: ‘Ma chi l’ha fatto?’. Io stessa, mentre li eseguo, sono esecutrice e spettatrice allo stesso tempo. L’unico compito vero che ho è quello di rendere perfetta la sfumatura che sento dentro, a volte passo delle ore perché deve venire esattamente come la sento. Io, una parola che non mi piace se usata spesso mentre si parla, ma ‘Io’ è anche l’essenza, la consapevolezza di sé, una consapevolezza necessaria se si cerca di essere onesti e veri. In questi quadri sono stata più vera che ho potuto. Ho abbattuto le mie barriere, sono andata oltre le mie galassie, in un viaggio fuori e dentro di me, in un viaggio verso la strada di ‘casa’. Ma questa è un’altra storia». Un percorso, quindi, avvincente ed appassionato quello che fa Paola partendo da visioni dove la natura ha colori tenui e tranquilli, dove l’unicità dell’albero ci riconduce, indubbiamente a considerazioni froidiane e junghiane senza magari averle percepite, ma che si trovano dentro il suo animo di persona che vive la realtà contemporanea.

L’artista

Paola Musio, perugina, consegue la maturità presso l’istituto d’arte Bernardino di Betto. Lavora sia in Italia che all’estero come stilista, disegnatrice di tessuti, decoratrice e pittrice. Collabora da sempre a progetti umanitari per l’infanzia attraverso laboratori artistici. Nella sua formazione l’esperienza del viaggio la porta per lunghi periodi fuori dell’Italia, dalla Finlandia alla Bolivia, segna profondamente il suo percorso arricchendo il suo bagaglio interiore. Di madre umbra e di padre pugliese, eredita dalle sue origini i colori e le emozioni della terra e del mare. Approda oggi a questo ultimo progetto fondendo la dimensione del viaggio e la profondità delle radici nell’evocativa potenza del paesaggio. Le sue opere sono sempre espressioni intime per descrivere il forte rapporto tra sé e la natura, tra sé ed il mondo che ogni giorno presenta situazioni e nuove prove da affrontare. Nel suo modo di porgere le opere che dipinge c’è sempre una serena quiete interiore, anche se non nasconde esili sguardi sulla vita naturale che muta continuamente attraverso la luce, le tonalità, le velature di certezze e dubbi. Insomma un’artista che già matura persegue solitarie, ma rumorose strade dell’arte.

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