«Denunciamo un grave episodio di abuso di autorità e intimidazione nei confronti di chi pratica il proprio diritto a manifestare». Si apre così il comunicato stampa diffuso nella serata di domenica da Potere al Popolo – Terni in merito a fatti che sarebbero avvenuti sabato alla stazione ferroviaria di Terni, dopo la manifestazione che si è svolta contro il decreto sicurezza del Governo Meloni.
«Dopo la manifestazione contro il ddl 1660, certamente determinata ma festosa e pacifica, che ha attraversato le vie del centro cittadino – si legge nel comunicato di Pap Terni -, un militante di Potere al Popolo è stato fermato e identificato da tre agenti della Polizia Ferroviaria presso la stazione di Terni, dove si era recato per prendere il treno e tornare a casa a Perugia. Gli agenti hanno voluto che srotolasse le bandiere che portava con sé (una della Palestina e una di Potere al Popolo) per prenderne visione. Il nostro compagno si è subito mostrato disponibile, presentando i propri documenti e mostrando le bandiere, ma alla richiesta agli agenti di potersi recare a prendere il treno per tornare a Perugia la risposta ricevuta è stata un secco ‘tu non vai da nessuna parte’. Il nostro compagno è stato quindi condotto negli uffici della Polfer, dove il suo zaino è stato perquisito; è stato rilasciato solo dopo che il suo treno era già partito e gli è stata notificata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, che non c’è mai stata. Questo episodio inaccettabile conferma che il clima repressivo che si respira in tutto il Paese e che abbiamo denunciato con la partecipata manifestazione di sabato, si va facendo pesante anche nella nostra città».