di Manola Conti
presidente pro loco Marmore
La pro loco Marmore è stata creata nel 1926, fra tre anni festeggeremo degnamente il suo centesimo anno, per ora – aspettando l’evento più noto della nostra pro loco, la Rassegna nazionale di teatro dialettale che quest’anno si terrà dal 26 luglio al 6 agosto – ci limitiamo a riflettere su quanto, questo direttivo al servizio del territorio ormai da dieci anni, ha fatto e cosa ancora vorrà e potrà fare. Da subito ci siamo messi al lavoro dedicando parte del nostro tempo libero al servizio di un ritrovato senso civico e appartenenza alla comunità ed insieme daremo un volto nuovo a Marmore. Non ci siamo risparmiati nemmeno durante il periodo pandemico realizzando opere mirate alla valorizzazione del territorio a beneficio della comunità e dei turisti ed anche approfondite pulizie nel borgo e nei dintorni, con volontari ‘armati’ di attrezzi idonei, rispettando le regole e le dovute distanze, cantando e faticando molto abbiamo fatto un capolavoro.Con lo slogan ‘Marmore incontra l’arte e la cultura ed offre il suo territorio’ abbiamo reso Marmore un borgo attraente e conosciuto, Marmore che non è solo Cascata.

Anni ed anni abbiamo atteso l’assegnazione di una sede, ce la siamo conquistata ‘sul campo’ dimostrando cosa la pro loco Marmore fosse in grado di fare per la comunità e il suo territorio. Così, nel 2022, a seguito della partecipazione ad una manifestazione di interesse, è stato stipulato con il Comune di Terni un contratto per la concessione amministrativa degli immobili dell’ex scuola elementare e della sala Montesi a Marmore, appunto. Fin da subito è stato possibile disporre degli spazi dell’immobile ex scuola elementare, destinati a sede sociale e attività di interesse generale e alla realizzazione del Museo del flipper e del modernariato ‘Dino Merluzzi’ entrambi inaugurati il 18 febbraio 2023. Presso la sede sociale stiamo realizzando un sogno culturale: desideriamo creare, sin da subito, anche una biblioteca unica e a completo servizio della comunità riguardante il territorio, i suoi personaggi, la sua storia, che diventerà luogo di studio e ricerca per la storia della comunità. Abbiamo stretto ancor più i rapporti con la Biblioteca comunale di Terni e stiamo istituendo un grande punto di aggregazione e di produzione, promozione e diffusione culturale sul territorio che rappresentate con l’intento di sviluppare un’ipotesi di punto di raccolta delle richieste e di distribuzione anche di libri a favore dei cittadini. Riceveremo a breve, in dono, progetti, testi cartacei e materiali interessanti ed unici sull’archeologia industriale. Per questo, abbiamo già ricevuto in dono da privati molto materiale ed altro, di elevato spessore, siamo in procinto di acquisire. Per questo ringraziamo per la sensibilità le famiglie Mazzilli, Ghione, Malvetani, Spezzi, Roberto Lorenzetti, il Centro studi storici Terni, Miro Virili, Franca Nesta e tanti altri ancora. Per quanto riguarda la Sala Montesi, non è stata ancora consegnata alla pro loco Marmore in quanto rientrante nei progetti di rigenerazione urbana Pnrr. È di questi giorni la notizia dell’aggiudicazione dell’appalto per la manutenzione straordinaria/ristrutturazione dell’edificio. La sala Montesi, ex fabbricato della ‘pubblica assistenza’. L’edificio pubblico per anni è stato destinato a centro civico e circoscrizionale, una sala polifunzionale con attività direzionali ed amministrative per la frazione di Marmore (oltre che asilo e punto della Croce rossa italiana), ad oggi, non può essere utilizzato a causa della scarsa manutenzione che ha reso obsoleti gli impianti tecnologici e causato deterioramenti dell’intonaco delle pareti esterne e dell’impermeabilizzazione della copertura, tanto da permettere l’infiltrazione di acqua piovana. Presto tornerà a risplendere.
L’idea dell’arte invece è nata guardando un’opera bisognosa di ‘affetto’: una piccola fontana in ferro a forma di colonnina adiacente al passaggio a livello della ferrovia Terni-Sulmona, di notevole importanza strategica. Necessitava di cura e valorizzazione per un degno decoro urbano. Abbiamo fatto memoria anche della leggenda legata alla nascita della Cascata delle Marmore, storia di un amore, di una caduta e di un conseguente cambiamento, e sono bastati questi spunti tematici a far nascere lo studio del wall-painting proposto dall’artista Ester Grossi per il bando inerente la riqualificazione del territorio umbro tramite l’arte urbana. A maggio 2021 è stato inaugurato ‘Fall’, murale sulla leggenda di Velino e Nerina realizzato in occasione della valorizzazione e riqualificazione della fontanella di cui sopra che risale ai primi del ‘900 posta al centro di Marmore e sulle cui pareti, laterale e frontale, l’artista Ester Grossi ha dipinto il murale utilizzando vernici della Soc. Airlite inserita dalla Nazioni Unite fra le 4 tecnologie attualmente disponibili contro l’inquinamento. In virtù di un Patto di collaborazione con il Comune di Terni del 26 giugno 2022 (e dopo ben 7 anni di burocrazia) è stato possibile procedere al posizionamento e installazione della monumentale statua ‘L’Attesa’ del maestro Sciamannini rappresentante la speranza di ricevere una buona notizia per un futuro migliore dove l’uomo raffigura l’umanità in generale nel Parco dei Campacci lungo la via di San Francesco assumendo un rilievo particolare rispetto ai pellegrini che qui a Marmore sulle orme di Francesco (che dal porto sul lago di Piediluco che all’epoca si estendeva fino a Marmore si imbarcava per la valle reatina) ripercorrono le strade del santo e qui possono trovare un momento di riposo tra il verde del parco e la Cascata delle Marmore prima di proseguire il cammino verso i santuari francescani di Piediluco e della Valle Santa reatina.
Stiamo portando a termine il progetto ‘DigitalFalls’, per la digitalizzazione a fini turistici dei beni culturali e naturali della Cascata delle Marmore (nuova segnaletica per il Sentiero 5, archeologia industriale, le Cave ecc.) di cui siamo promotori avvalendoci di un Partenariato nazionale e internazionale arricchendo ulteriormente l’offerta culturale e artistica della città e della nostra regione attraverso queste linee guida: tradizione, attualizzazione, innovazione (già accolto dalla fondazione Carit). Tutte le opere resteranno sul territorio. Fiore all’occhiello è anche il progetto ‘Marmore: percorsi di digital telling’ che prevede una strategia di valorizzazione dei beni culturali e naturali della Cascata delle Marmore attraverso lo sviluppo tecnologico e delle risorse patrimoniali sul quale stiamo già lavorando e prevediamo di chiudere a fine estate 2024. L’idea parte dalla volontà di migliorare l’offerta turistica attraverso la creazione della prima opera ‘omnia’ digitale in App sulla Cascata delle Marmore: la storia, l’arte, le leggende, il Parco fluviale e il tema dell’energia idroelettrica (già accolto dalla fondazione Carit). Verrà organizzato e promosso un evento per il lancio e la presentazione dell’applicativo, che accrescerà l’interesse sul territorio, raggiungerà nuove fasce di visitatori e aumenterà il tempo di visita medio del flusso turistico. Ed anche con questi fondi saranno realizzate opere che resteranno sul territorio. La cornice dell’evento di presentazione del dispositivo sarà il festival ‘Archeologia industriale e vernacolo: il teatro delle nostre tradizioni’, giunto oramai alla sua decima edizione.
Un’altra realtà è la pubblicazione, realizzata grazie al contributo concesso dalla direzione generale educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, del volume ‘Antonio da Sangallo e le bonifiche rinascimentali’, a cura di Miro Virili. Nel territorio del Piano delle Marmore e nella sottostante Valnerina sono presenti un eccezionale insieme di beni culturali oggetto e soggetto di opere d’arte, che ne fa un paesaggio culturale unico al mondo da tutelare e valorizzare in quanto tale. Nonostante questo tutti si limitano ad ammirare la spettacolare caduta del Velino nel Nera e non vedono ciò che la produce ovvero le opere d’arte i manufatti (canali, dighe, prese, cave, ponti paratie, ecc..). Questi beni che costituiscono un importante sistema di beni culturali sono invisibili e dimenticati anche dagli specialisti, dai cultori di arte e architettura e dagli enti preposti alla loro tutela. Per questa ragione la nostra associazione ha deciso di proporre questa pubblicazione monografica di particolare rilevanza scientifica, sul progetto di bonifica realizzato a Marmore dal grande architetto Antonio da Sangallo il Giovane. La ricerca oggetto della pubblicazione costituisce un importante contributo per la conoscenza su un importante bene culturale la Cascata delle Marmore e su un grande architetto del rinascimento Antonio da Sangallo il Giovane. Miro Virili da una nuova interpretazione delle fonti già conosciute e aggiunge nuovi materiali mettendole in relazione tra loro: da quelle archivistiche, bibliografiche e iconografiche a quelle storico-monumentali e archeologiche anche attraverso la conoscenza diretta di ciò che rimane delle opere. I contributi di Carlo Virili e Bruno Vescarelli aggiungono conoscenze specifiche per gli aspetti archeologici e iconografici.
Nel frattempo ci siamo anche iscritti al Runts e portiamo avanti le finalità di promozione sociale e turistica, salvaguardia e conservazione delle tradizioni, delle potenzialità naturalistiche, culturali, storiche, artistiche ed enogastronomiche, del patrimonio storico, antropologico, culturale, artistico di Marmore, Terni e del suo territorio. A tal fine realizziamo manifestazioni diverse e consolidate, spalmate durante tutto l’anno e organizzate, a seconda della stagione, presso il borgo per poi spostarci in estate al Parco Libero Liberati (Campacci), Belvedere Superiore della Cascata delle Marmore, servendoci di ogni utile lecito e fantasioso mezzo, unendo storia, natura, sport, arte e cultura, iniziative finalizzate a favorire la conoscenza del territorio della Cascata e la valorizzazione turistica locale dell’area e degli eventi d’arte che in essa è possibile organizzare/svolgere così da concorrere all’incremento dei flussi turistici ed economici del territorio. Un territorio le cui ricchezze abbiamo l’obbligo di condividere con il mondo intero, lavorando con saggezza e in punta di piedi per creare occasioni e opportunità che diano, con decisioni mirate e tanto impegno e con un po’ di fortuna, un giusto lustro a questo nostro paese che merita più di quanto fino ad ora ha avuto.