Una ‘scoria’ che potrebbe pesare, nell’immediato ma pure nel tempo, in seno alla maggioranza consiliare – ed anche nei rapporti con parte dell’esecutivo – a palazzo Cesaroni. Venerdì l’assemblea regionale dell’Umbria ha infatto bocciato – decisiva l’astensione della Lega ad eccezione del consigliere Carissimi – la proposta di legge con primo firmatario l’ex Lega Daniele Nicchi (oggi Fratelli d’Italia) per riformare e disciplinare il funzionamento della polizia Locale sul territorio regionale.
Polizia Locale: verso la modifica della legge regionale. «Molti miglioramenti attesi»
Il commento, amaro, è dello stesso Nicchi a cui lo ‘sgambetto’ ovviamente non è andato giù: «Il testo è stato bocciato in aula per l’opposizione che ha votato, come prevedibile, contro e l’astensione del gruppo Lega Umbria, con l’assenza della presidente Tesei, a parte il consigliere Carissimi che ringrazio per la fiducia. Ci si chiede come sia possibile che si sia deciso di affossare un percorso iniziato a febbraio 2023 e che ha raccolto in audizione, in più di un anno di lavoro, le istanze dei comandi di polizia comunale e provinciale, dei sindaci di Comuni grandi e piccoli e delle associazioni di categoria». Nicchi la bolla come «una pagina triste della politica umbra».
Lo stesso consigliere di FdI esprime comunque «riconoscenza a tutti gli amministratori pubblici e a tutto il personale di polizia Locale che opera quotidianamente nei nostri Comuni, con i quali abbiamo condiviso un proficuo iter amministrativo che mi auguro, a prescindere da stucchevoli posizioni e personalismi, possa al più presto vedere la luce».
Amareggiato anche il capitano Francesco Castellani, comandante della polizia Locale di Amelia e presidente regionale dell’Osservatorio polizia Locale (Opl). «La proposta non è passata – afferma – per l’astensione della Lega. E pensare che l’assessore regionale Melasecche, della Lega e con deleghe alla polizia Locale, aveva annunciato l’atteso provvedimento lo scorso 20 gennaio a Terni, durante le celebrazioni per San Sebastiano in duomo. Lo stesso assessore che, giustamente, chiede spiegazioni a Terni sulle forniture minime ed essenziali per il personale della polizia Locale costretto da anni ad acquistare indumenti privatamente».
L’associazioe ‘Polizia Locale d’Italia’, attraverso il presidente nazionale Ivano Leo e il presidente regionale David Rugeri, commenta così la bocciatura della proposta di modifica della legge sulla polizia Locale: «Quanto accaduto venerdì nell’aula consiliare dell’assemblea legislativa regionale umbra – affermano – ci spinge ad alcune necessarie e doverose riflessioni. Nel marzo del 2023 avevamo accolto con grande entusiasmo il coinvolgimento della nostra associazione nel percorso che avrebbe portato alla nascita di una nuova legge regionale. Nell’audizione, innanzi alla prima commissione, avevamo accolto ed integrato le modifiche proposte per le dotazioni di sicurezza, la modulistica ed il corso-concorso unico a livello regionale, manifestando comunque alcune criticità come sulla centrale Unica. Avevamo altresì proposto importanti modifiche al regolamento esecutivo per formazione, vestiario, gradi e veicoli fornendo il nostro contributo affinchè la nuova legge contribuisse anche al benessere psicologico degli operatori. Non siamo a conoscenza del perché numerosi consiglieri si siano addirittura astenuti dal voto – proseguono Leo e Rugeri – ma avremmo sperato in un finale diverso e positivo per la polizia Locale umbra che, quotidianamente, anche senza gli strumenti individuati nella nuova legge, continua indefessa a rischiare la propria incolumità a garanzia della sicurezza dei cittadini. Ci auspichiamo che la politica regionale prenda ora coscienza delle conseguenze di tutto ciò ed attivi da subito un dialogo con le parti sociali, propedeutico in tempi brevi all’adozione di una nuova legge».
«Ci tengo a fare chiarezza in merito all’astensione della Lega Umbria alla revisione della legge che disciplina la polizia Locale», risponde il capogruppo della Lega in Regione, Valerio Mancini. «Siamo stati il primo partito a sollevare l’importanza di revisionare una legge datata e adattarla alle esigenze di un corpo fondamentale e in continua evoluzione come quello della polizia Locale. Nel gennaio 2023 tutta la maggioranza ha approvato la mozione della Lega dando mandato alla giunta di lavorare su una proposta condivisa con tutti portatori di interesse, non meno le amministrazioni comunali, anche e soprattutto dei piccoli comuni, e le altre autorità di pubblica sicurezza, nell’unico intento di migliorare la sicurezza dei cittadini. La proposta di legge sulla polizia locale discussa in aula venerdì e avanzata da alcuni colleghi di maggioranza, aveva ricevuto parere contrario dell’assessore regionale Enrico Melasecche, competente in materia, nonché diverse perplessità da parte degli uffici legislativi della giunta, pertanto ho ritenuto corretto che il gruppo della Lega, seguendo le indicazioni dell’esecutivo, si astenesse. La proposta di legge era stata licenziata in commissione in sede redigente, cosa che ne impediva la modifica in aula, per questo ho chiesto ai miei colleghi di rinviare l’atto in commissione così da analizzarlo ulteriormente, fare necessari approfondimenti e chiarire le problematiche relative alla copertura finanziaria. Proposta che purtroppo non è stata accolta. Dispiace che non si sia riusciti a trovare un punto d’incontro, ma sono certo che l’intervento del Governo nazionale, che sta lavorando ad una revisione generale della norma in materia di polizia Locale che a breve chiuderà il suo Iter, risulterà determinante nella tutela degli agenti e di conseguenza a vantaggio della sicurezza dei cittadini».