Sabato 22 marzo, alle ore 17 presso il teatro ‘Manini’ di Narni, sarà presentata la docufiction ‘7 giorni di inchiostro’ – scritta da Carla Arconte e Silvia Imperi, regia e montaggio Pietro Ciavattini – ispirata al testo: ‘Le insegnanti e le scuole rurali del Narnese (1911-1958). Materiali per una storia’ (Thyrus 2017), scritto da Sara Massarini e vincitore del premio Anna Lizzi Custodi.
Il lavoro, fortemente voluto dal Comune di Narni e in particolare dalla consigliera comunale con delega alle politiche di genere Francesca Agostini, è stato promosso dall’associazione ‘Città di Narni per la formazione superiore, gli studi universitari e la ricerca’ ed è stato patrocinato dal Centro pari opportunità regionale con il coinvolgimento dell’associazione ARTò e di diverse realtà locali: istituto comprensivo di Narni centro, istituto comprensivo di Narni Scalo, museo del gioco e del giocattolo di Perugia e dall’imprenditore Umberto Di Loreto.
Il film, girato sia in teatro che nelle zone rurali del Narnese, ha coinvolto gli operatori di macchina Alessandro Cartosio e Fabio Tomassini, Fabio Tomaselli e Giorgio Speranza (Stas) per l’allestimento tecnico e di Fulvio Antonio Rossi, ha visto il coinvolgimento delle donne della compagnia amatoriale ‘Le Pranzarole’ Maria Luigia Grisci, Silvia Rosignoli, Françoise Roccetti Hudebine, Susanna Di Loreto, Pamela Ercolanelli, Maura Satolli, Laura Satolli, Marianna Fabri.
Sempre sabato 22 marzo a Narni, ispirata al lavoro di Massarini, sarà presentata presso il Digi-Pass la mostra fotografica curata dalla professionista Regina Paolino, inaugurata l’8 marzo, e la pubblicazione ‘Scuole rurali tra Otto e Novecento. Dalla ricerca alla scena’ (collana ESE Salento University ‘Sapere pedagogico e Pratiche educative’, disponibile da pochi giorni al link http://siba-ese.unisalento.it/index.php/sppe/issue/view/2083).
Il volume esce ad un anno dal convegno omonimo curato dalla professoressa Aurora Savelli, dell’università di Napoli l’Orientale e componente del consiglio direttivo dell’associazione italiana di Public History, che sarà presente sabato per la prima del film, a sostegno di un progetto che racconta la dignità e la cultura della comunità narnese, insieme a tematiche di storia di genere di respiro nazionale. Ricca anche la ‘truppa’ di piccoli attori, tutti selezionati tramite provino: Filippo Biagetti, Maria Sofia Antonelli, Lea Giacchetti, Teo Sbaraglia, Alessandra Graziani, Rebecca Minischietti, Edda Di Loreto, Lara Giancaspro, Leone Lucci, Simone Cardinali, Sara Appolloni, Anna Galli, Vittorio Giacchetti, Deva Leontina Maurelli, Eva Maria Mangoni, Ludovica Antonelli, Sofia Mazzocchi, Lorenzo Belvedere, Anna Scatolini, Ginevra Ribiscini. «A loro, come alle loro famiglie – è il pensiero dell’amministrazione comunale – va un sentito grazie, come ad Antonella Tessuti sas per la realizzazione dei grembiuli, al terziere Fraporta, a Toni Chiolle e Bruno Aramini per l’aiuto in teatro».