Il percorso iniziato martedì, con il deposito al tribunale di Milano della richiesta di concordato in bianco da parte di Acque Minerali d’Italia, sarà lungo e insidioso, ma le segreterie territoriali di Fai Flai e Uila, insieme alle rsu di stabilimento della Sangemini, non vogliono che si perda tempo: mercoledì si è svolta in fabbrica un’assemblea dei lavoratori, al termine della quale è partita una doppia lettera, una indirizzata all’azienda e l’altra alla Regione.
Lavoratori compatti
Nella prima, dopo il voto unanime della stessa assemblea, si chiede al direttore dello stabilimento Mauro Pagliacci e alla responsabile delle risorse umane Ilaria Pessina un incontro per avere «un piano di programmazione per la gestione quotidiana dell’attività produttiva in relazione alla procedura giudiziale aperta e alla pianificazione della produzione per affrontare il periodo di alta stagione». Nella missiva indirizzata agli assessori regionali Michele Fioroni e Roberto Morroni si sollecita invece un secondo incontro urgente prima della riunione del 12 marzo prevista al ministero dello sviluppo economico. «Riteniamo tale incontro strategico a salvaguardia dei livelli occupazionali, essendo la Regione garante delle concessioni» si legge nella lettera firmata dalle tre organizzazioni.
Incognita produzione
Mercoledì è intanto ripresa la produzione dopo i due giorni di completo stop dovuti alla mancanza di materie prime. Ripresa regolare – in base a quanto si è appreso da fonti sindacali – ma con un approvvigionamento limitato che potrebbe essere sufficiente per la settimana in corso. Poi si vedrà, anche se l’azienda ha assicurato che «l’accesso alla procedura di concordato non pregiudicherà in alcun modo la capacità produttiva della società, che non prevede alcuna chiusura degli stabilimenti di sua proprietà». I sindacati, però, vogliono risposte e rassicurazioni concrete. La bella stagione è alle porte e se la Sangemini non vuole perdere ancora quote di mercato dovrà affrontare nel dettaglio la programmazione futura.
La convocazione
Nel contempo la Commissione attività produttive alla Camera, presieduta da Barbara Saltamartini, ha annunciato la convocazione delle rappresentanze sindacali dello stabilimento e la dirigenza dell’azienda. «Come avevamo promesso – spiega l’esponente della Lega – cercheremo di fare chiarezza sugli intendimenti dell’azienda e quindi sul futuro dei lavoratori».