«I sindaci, i consiglieri e le associazioni, Confartigianato e Centro studi Malfatti, hanno espresso una seria preoccupazione per la gestione delle funzioni sanitarie e l’assenza di servizi primari per la salute pubblica territoriale nella provincia di Terni, in particolare per l’area interna Amerina». Il sindaco di Lugnano in Teverina, Gianluca Filiberti, ha scritto all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e al direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino una lettera di resoconto dell’incontro sulla sanità nell’Amerino che si è svolto pochi giorni fa. Filiberti parla di «situazione molto disomogenea e diversa da quella del territorio della provincia di Perugia», sottolineando una serie di criticità.
Le criticità
Tra le criticità, «una carenza di medici di base, dopo il pensionamento di quelli di Guardea, Alviano e Penna in Teverina, che non sono stati sostituiti, creando – sostiene nella lettera – notevole ed evidente disagio sull’intero territorio Amerino. Come è stato possibile che nessuno abbia programmato il loro reintegro?». Filiberti pone anche la questione della sospensione della guardia medica a Lugnano in Teverina: «Un servizio essenziale per un bacino di utenza comprendente tutti i comuni dell’area Amerina, interrotto improvvisamente da oltre un anno e che costringe i cittadini a rivolgersi ai vicini ospedali con l’effetto di intasare anche i servizi di pronto soccorso di Terni e Orvieto». Altro problema sollevato è quello delle autoambulanze di primo soccorso senza medici a bordo: «Arrivano senza un dottore che deve partire da Narni con apposito veicolo. Se ci sono più segnalazioni nello stesso orario cosa può succedere? Dove si reca il dottore? Con quale criterio va a soccorrere l’utenza malata?». Durante l’incontro, sempre secondo quanto riferisce Filiberti, si è parlato anche di depotenziamento degli ospedali territoriali: «Amelia è divenuto di comunità, Narni e stato quasi smantellato – prosegue la lettera del sindaco – l’azienda ospedaliera di Terni e stata depotenziata e soffre di sovraffollamento, Orvieto non riesce da solo a sopperire a tutte le esigenze. Corsie piene e pronto soccorso intasato. Cosa si prevede per il futuro? Si farà il nuovo ospedale Amelia-Narni? Ci sono i fondi Inail?». Infine le liste d’attesa: «Sono lunghe e con visite mediche in ospedali anche molto lontani dai nostri territori – fa notare – i cittadini sono costretti ad andare in strutture private ma non tutti hanno la possibilità economica per pagare le prestazioni o non tutti hanno la disponibilità di idonei mezzi di trasporto. Avere una rete di servizi sanitari che e in grado di occuparsi di tutti indistintamente assistendo il cittadino in qualsiasi contesto è essenziale».
La richiesta di un incontro
Il primo cittadino conclude chiedendo un incontro alla Regione anche alla presenza degli altri sindaci e delle associazioni locali e sottolineando che «come amministratori pubblici sentiamo la responsabilità e riteniamo di avere il dovere morale di affrontare le problematiche descritte e di dare una risposta efficace al disagio crescente e non più accettabile che stanno vivendo le nostre comunità, ponendo in essere tutto quanto necessario per garantire il diritto alla salute per tutti».