di Giovanni Cardarello
La giunta regionale dell’Umbria ha approvato il progetto per l’istituzione della centrale operativa 116117. Si tratta del numero europeo armonizzato specifico per le cure mediche non urgenti. Il servizio è completamente gratuito, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e consentirà ai cittadini di accedere rapidamente a consulenze sanitarie, informazioni sui servizi territoriali e assistenza medica per situazioni non critiche. Un fattore che, nelle intenzioni della giunta regionale, dovrebbe ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso.
La nuova centrale operativa 116117 si inserisce nel processo di riorganizzazione della sanità territoriale umbra, lavorando in sinergia con le case e gli ospedali di comunità e le centrali operative territoriali. Il servizio garantirà anche l’integrazione con il numero unico di emergenza europeo 112 e con il sistema di emergenza-urgenza 118. Il progetto, che rientra negli interventi previsti dalla riforma dell’assistenza territoriale del Pnrr, pone l’Umbria all’avanguardia nell’implementazione dei servizi sanitari europei armonizzati, rispondendo alle direttive comunitarie in materia di numerazione sociale 116.
«Con l’attivazione della centrale operativa 116117 facciamo un passo decisivo verso una sanità più moderna e accessibile – dichiara in una nota la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti -. Questo servizio rappresenta una risposta concreta alle esigenze dei cittadini umbri, che potranno ricevere assistenza sanitaria qualificata in qualsiasi momento, senza doversi necessariamente recare al pronto soccorso per problematiche non urgenti». Proietti sottolinea inoltre che «l’attivazione della centrale per le non-urgenze è un investimento strategico che migliora l’efficienza del sistema sanitario regionale e rafforza la rete dell’assistenza territoriale, in piena sintonia con gli obiettivi del Pnrr. Il governo della centrale operativa – spiega la numero uno di palazzo Donini – è stato affidato all’azienda Usl Umbria 1, che coordinerà il servizio dalla sede presso la centrale operativa territoriale (Cot) hub di Perugia, lavorando in raccordo con le 8 Cot territoriali regionali».
«Un aspetto qualificante del progetto – precisa ancora Proietti – riguarda la scelta della Regione di garantire che il personale della centrale operativa – medico, infermieristico e laico – sarà composto da dipendenti del sistema sanitario regionale. Non sono previste esternalizzazioni del servizio, assicurando così la piena integrazione con la rete sanitaria umbra e la continuità assistenziale». Per la realizzazione del progetto la Regione ha stanziato 4,5 milioni di euro, risorse rimodulate da altri progetti e riassegnate per questa priorità strategica, in modo da garantire la stabilità del personale sanitario coinvolto. La Usl Umbria 1 dovrà sviluppare il progetto esecutivo lavorando a stretto contatto con la Usl2, la centrale operativa regionale 118 e la società in house PuntoZero Scarl che si occuperà della gara d’appalto per l’affidamento del servizio. «La struttura – conclude la Regione – sarà pienamente operativa entro il 31 dicembre 2025, rispettando le scadenze imposte dal Pnrr – missione 6 Salute. Il collaudo completo di tutti i servizi e delle integrazioni tecnologiche sarà completato entro marzo 2026».