Inizia subito in salita il confronto, su livelli occupazionali e salariali, tra organizzazioni sindacali e rappresentanti di Tapojärvi Oy, la società finlandese che si è aggiudicata il progetto di recupero scorie dell’Ast di Terni: per quanto riguarda il primo appalto per il quale subentrerà ad Ilserv, quello del global service in scadenza a febbraio 2020, l’azienda ha spiegato che solo 35 delle 43 persone attualmente occupate nel servizio saranno assorbite. Una comunicazione fatta dal responsabile del personale – si tratta di Roberta Bontempo – e da quello del settore industriale di Tapojärvi Oy nel corso dell’incontro convocato giovedì mattina in Confindustria con segretari provinciali dei metalmeccanici e rsu.

Confronto subito interrotto
Quanto alla questione salariale – secondo quanto trapela – i dirigenti finlandesi avrebbero espresso disponibilità a discuterne, ma senza dare certezze sul mantenimento degli attuali livelli. Non si è invece discusso ancora del secondo appalto nel quale subentrerà Tapojärvi Oy ad inizio 2021, quello del metal recovery, al quale lavorano 33 persone. Di certo i segnali emersi dal primo vero incontro in cui si è discusso nel merito dei temi che riguardano più da vicino i lavoratori, attualmente in Ilserv, non sono affatto incoraggianti. Immediata la richiesta di un nuovo incontro da parte dei sindacati ad Ast e alla stessa Ilserv.
Manca il piano industriale
«Dall’incontro – hanno poi spiegato con una nota unitaria Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl, Usb – è emerso che ancora non c’è un piano industriale compiuto in quanto il passaggio di appalto avverrà in due tempi», come detto il 1° febbraio 2020 e poi nei primi mesi del 2021. «A fronte di quanto annunciato come organizzazioni sindacali – continuano le sei sigle – abbiamo ribadito che per quanto ci riguarda, rispetto alle rassicurazioni ed agli impegni assunti da Ast ed Harsco-Ilserv, il trasferimento di appalto deve riguardare tutto il personale attualmente in forza con parità contrattuali e salariali». Già partita nei confronti delle due aziende la richiesta di incontro urgente, «da svolgersi prima della chiusura per ‘fermata estiva’, entro la quale è opportuno chiarire le modalità gestionali ed operative anche in ragione degli impegni assunti».