Saranno 142, a settembre le scuole in funzione in Umbria. Due in più rispetto all’anno in corso, annuncia il Comparto dirigenti scolastici Flc Cgil, «visto che il consiglio regionale ha deliberato l’istituzione del Cpia di Terni e del Comprensivo di San Venanzo». Che sarebbe pure una bella notizia. Ma c’è il rovescio della medaglia.
Le dimensioni Tra le 142 scuole, 136 saranno «dimensionate, cioè avranno i requisiti per l’assegnazione di un dirigente scolastico e di un direttore dei servizi generali ed amministrativi titolari, 6 sottodimensionate (l’istituto Omnicomprensivo Cascia, l’istituto Comprensivo Valfabbrica, l’istituto Comprensivo Massa Martana, l’istituto Comprensivo Ciechi, l’istituto Comprensivo Valli di Narni, l’istituto Comprensivo San Venanzo) e conseguentemente dovranno essere date in reggenza sia per la dirigenza sia per la direzione degli uffici di segreteria».
I dirigenti Sempre a settembre, però e a meno di richieste di trasferimento da altre regioni, saranno in servizio solo
117 dirigenti scolastici, denuncia il Comparto dirigenti scolastici Flc Cgil, «con la conseguenza che 25 istituzioni (19 dimensionate, 6 sottodimensionate) dovranno essere assegnate in reggenza. Si determinerà, quindi, una situazione di forte sofferenza gestionale, visto che molte scuole della regione superano già abbondantemente il limite di 900 alunni previsto e presentano forti componenti di complessità: un dirigente scolastico ogni cunque, tra quelli in servizio, dovrà gestire due scuole contemporaneamente».
Le graduatorie Analoga situazione, si delinea per i direttori delle segreterie: «Tutto questo è determinato dall’esaurimento della graduatoria del concorso per dirigenti scolastici e dal cronico problema del reclutamento che in Italia non è regolato da una costante programmazione. Si denuncia l’inspiegabile ritardo da parte del Miur nell’indizione del concorso per dirigenti scolastici, rinviato più volte negli ultimi sei mesi e dalla totale assenza di previsione di selezione per i direttori dei servizi».
La ‘buona scuola’ Secondo il Comparto dirigenti scolastici Flc Cgil, insomma, «qualunque sia l’esito della discussione in parlamento del disegno di legge sulla scuola, il ruolo che sarà disegnato per il dirigente scolastico, risulta fuori da ogni logica previsione e aspettativa la possibilità di garantire la ‘buona scuola’ tanto propagandata, moltiplicando per due le istituzioni scolastiche nelle quali il dirigente scolastico sarà chiamato ad adempiere i suoi molteplici compiti, ogni giorno più pesanti. Così come risulterebbero assolutamente fuorvianti ipotesi di riduzione del numero delle istituzioni scolastiche della regione. Un ulteriore sovradimensionamento delle scuole, ben oltre i parametri stabiliti dalle norme vigenti, non rappresenta certamente la risposta ai bisogni di una scuola di qualità per la nostra regione».