Sviluppo Umbria: «Tesei, servono fatti. Subito un progetto»

Giovedì si è svolto il primo tavolo di presidenza sull’economia regionale: «Analisi impietosa da Banca d’Italia e Aur. Non si perda altro tempo»

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Per la presidente della Regione Donatella Tesei c’è un ‘richiamo’. Arriva dai segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil – Vincenzo Sgalla, Angelo Manzotti, Claudio Bendini – in seguito al primo tavolo di presidenza sull’economia regionale che ha visto coinvolti anche Banca d’Italia e Aur: «L’analisi impietosa presentata a palazzo Donini fotografa una regione impietosamente in crisi da oltre dieci anni. Chiediamo di non perdere altro tempo».

Il tavolo

Il confronto in attesa del Defr

Al centro dell’attenzione il contesto attuale e le prospettive future in vista del varo del Defr, il Documento di economia e finanza regionale (previsto per settembre). Tra i presenti – oltre a Tesei – gli assessori regionali Paola Agabiti e Michele Fioroni, Antonio Alunni ed Elio Schettino per Confindustria, Mauro Franceschini (Confartigianato), Roberto Giannangeli (Cna), Vasco Gargaglia (Confcommercio), Giorgio Mencaroni (Camera di commercio Perugia), Giuseppe Flamini (Camera di commercio Terni), Carlo Salvati (Confapi Pmi), Dino Ricci (Alleanza cooperative), Paolo Zaffini (Ugl) e i segretari regionali Cgil, Cisl e Uil. In rappresentanza di Banca d’Italia la responsabile della sede perugina Miriam Sartini, mentre per l’Agenzia umbra ricerche c’era il commissario Alessandro Campi: «Hanno tracciato, anche alla luce dell’emergenza sanitaria, un quadro della situazione – spiega la Regione – attuale alla quale è seguita una discussione in cui le parti sociali presenti hanno illustrato la loro visione futura ed avanzato le proprie proposte da inserire nel Defr. L’appuntamento è stato estremamente costruttivo e apprezzato proprio per la modalità di confronto e partecipazione voluto dalla presidente Tesei». È lei ad aver aperto i lavori premendo sull’importanza «di avere una visione prospettica». Il Defr «andrà a tracciare una nuova visione del futuro dell’economia regionale e nuovi strumenti a supporto. Il fine è quello di permettere all’Umbria una ripresa ed un rilancio economico che possa controvertere una situazione già precedentemente critica e intaccata ancor più dall’emergenza sanitaria». A stretto giro arriva il commento dei sindacati. Il tono è un po’ diverso.

Sgalla, Manzotti, Bendini

I sindacati: «Apriremo fase di informazione e mobilitazione»

Netto il pensiero di Cgil, Cisl e Uil post incontro odierno: «La presidente della Regione non tergiversi, serve subito un progetto per l’Umbria, che cambi il modello di sviluppo regionale. L’analisi impietosa presentata da Banca d’Italia e Aur, che fotografa una regione impietosamente in crisi da oltre dieci anni, impone una reazione immediata. Ricostruzione e innovazione ambientale, infrastrutture e trasporti, rifiuti e servizi, ricerca e formazione, oltre al rilancio della sanità pubblica – proseguono – e di un welfare di qualità sono gli obiettivi che l’Umbria deve porsi per costruire un futuro più giusto. Vogliamo che le enormi risorse pubbliche previste per i prossimi anni siano l’occasione per cambiare la nostra regione, creare lavoro di qualità e superare la piaga della precarietà e della illegalità. Per quanto ci riguarda apriremo una fase di informazione e mobilitazione dei lavoratori. Difendere il lavoro, evitare i licenziamenti e dare prospettive – concludono – alle giovani generazioni saranno le nostre parole d’ordine. Chiediamo alla Regione di non perdere altro tempo».

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