Tenta di far esplodere la cella con il fornello: paura a Capanne

Perugia – A denunciare l’episodio relativo ad un detenuto psichiatrico è il sindacato Osapp: «Scontano tutti gli agenti penitenziari»

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Problemi nel carcere perugino di Capanne, nella giornata di venerdì, a causa di un detenuto di origini campane con gravi disturbi psichatrici. A riferire l’accaduto è il sindacato Osapp. «La notte precedente il detenuto – riferisce il sindacato – aveva cercato di innescare una detonazione con dei fornelli, mettendo in pericolo l’incolumità del personale di polizia penitenziaria e dei compagni di detenzione. Successivamente ha utilizzato degli estintori per creare ulteriori problemi».

«L’amministrazione che fa?»

Per il sindacato Osapp «ancora una volta la polizia penitenziaria è chiamata a sopperire alle negligenze dell’amministrazione: i detenuti affetti da patologie psichiatriche andrebbero gestiti in strutture dedicate con personale qualificato. Non si capisce come l’amministrazione voglia attuare, nei confronti di soggetti che si devono considerare malati, il reinserimento sociale previsto nel secondo comma dell’art 27 della Costituzione. Altra nota dolente è che il soggetto in questione, una quindicina di giorni fa, ha preso a schiaffi un medico che lo stava visitando e non si è provveduto ad allontanarlo da Capanne». L’Osapp si chiede «fino a quando l’amministrazione pensa di poter contare sullo spirito di dedizione di quel poco personale che si sacrifica in prima persona? Per quanto ancora dovremo subire le conseguenze di un sistema allo sbando che non ci tutela?». Da qui la richiesta «che ci sia la giusta considerazione dei problemi del carcere perugino da parte dell’amministrazione centrale e del provveditorato Toscana Umbria, sopratutto riguardo la cronica carenza di personale che affligge l’istituto».

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