di M.L.S.
Forti emozioni in una gremita sala Ronchini del Caos di Terni per la performance di Silvia Piconi in occasione dell’inaugurazione della sua mostra personale ‘Segni di memoria’, curata da Olga Strada con il patrocinio del Comune di Terni. Un progetto artistico e performativo che riflette sulla trasformazione dei luoghi di archeologia industriale attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea e dell’azione corporea.
Il progetto ‘Segni di memoria’ si è sviluppato attraverso l’arte performativa, in iconici siti di archeologia industriale in stato di abbandono quali: la Vela di Calatrava di Roma, il vecchio mulino della Cervelletta, il Gazometro di Roma, il Bilancione di Fiumicino, l’ex fabbrica di Penicillina Leo a Roma, l’ex fabbrica Miralanza di Roma, l’ex oleificio sempre a Roma, il parco del Labaro a Roma, i pilastri del ponte Bailey ancora a Roma), l’ex fabbrica idroelettrica Penna Rossa di Papigno, l’Elettrocarbonium ex fabbrica siderurgica di Narni, la AMG Energia di Palermo, l’Italsider di Napoli e il porto di Marghera a Venezia.
L’obiettivo della mostra, come ha spigato la curatrice, è sensibilizzare il pubblico alla bellezza intrinseca e all’energia che continua a vivere in questi luoghi dimenticati, trasformandoli in spazi contemporanei capaci di accogliere nuove forme di espressione artistica: negli spazi del Centro arti opificio di siri l’attenzione dell’artista si sofferma su numerose architetture dell’archeologia industriale. Da scienza che studia l’origine della civiltà automatizzata e delle strutture da quest’ultima derivate, tale categoria si è arricchita di valenze ulteriori, ed è in tale contesto che va letto il progetto di Silvia Piconi.
L’artista ternana elabora una metodologia unica che utilizza l’ipnosi come veicolo di introspezione e creatività. La sua ricerca si muove tra arte, psicologia e realtà quantica, creando un linguaggio visivo che esplora i legami tra corpo, memoria e territorio. All’evento inaugurale sono intervenuti l’assessore alla cultura Michela Bordoni, Chiara Ronchini, coordinatore Caos e la curatrice della mostra Olga Strada. L’emozionante performance di Silvia Piconi è stata accompagnata al violino da Gustavo Gasperini. La mostra è visitabile fino al 17 agosto.