Un’esposizione a due di Ottavio Gigliotti e Nicola Severino, un incontro di anime che nasce da radici comuni, l’esperienza familiare che dalla Calabria li fa approdare alla città ternana, ma soprattutto una comunione di intenti e una sensibilità artistica che prende forma nelle serigrafie di Gigliotti e nelle foto del nipote Severino in una prima esperienza di collaborazione nel programma ufficiale di Cantiere di arti urbane. ‘RI-Tratti II’, a cura di Francesco Santaniello e Franco Profili, sarà allestita al Cenacolo San Marco di Terni dall’8 al 20 aprile.
In questa esposizione Ottavio Gigliotti propone un ciclo di serigrafie della serie omaggio a Chagall da ‘Le anime morte’ di Gogol, celebri ritratti che offrono un viaggio nei territori dell’umanità, restituendo la degenazrazione morale, la miseria, i paradossi della società russa del tempo, ma sempre attuali nei tratti dell’animo umano. Dal capolavoro di Chagall, un’occasione per rappresentare l’essenza di un popolo, per tornare ai panorami della sua terra con lirismo e nostalgia, Gigliotti riprende la suggestione di questa umanità arricchita di toccanti soluzioni formali nuove, emozionanti e le lavora in chiave moderna, seriale. di matrice pop.
Nicola Severino propone la serie di foto ‘Lasciamoli andare’, immagini di esseri viventi, un connubio zooantropologico, parti umane e animali fuoriescono da un caravaggesco sfondo nero che diventa protagonista. Nello sfondo uno spazio d’azione sconosciuto e potenzialmente pericoloso rimanda alla paura dell’ignoto del dopo la morte, al colore dell’ombra, alla suggestione di aspetti interiori e misteriosi, al lato oscuro e inesplorato dell’uomo; dal nero emergono figure delineate da un bianco luminoso che è colore della vita, esseri viventi segnati da un destino comune, di vita e di morte, di sofferenza e disperazione poi nell’imperativo ‘Lasciamoli andare’ la scelta che si compie è quella di un’esistenza oltre la morte alla ricerca di opportunità, energie, impulsi costruttivi, di arte e creatività.