Passo falso, in consiglio comunale, per Asm Lab, la società che dovrebbe rappresentare una sorta di ciambella di salvataggio per almeno una parte delle attività e dei ricercatori di Isrim: l’atto di costituzione della società è stato rinviato per la mancanza del parere del collegio dei revisori dei conti.
Altro rinvio Un altro punto rinviato è stato quello relativo alla delibera sulla rinegoziazione dei prestiti del Comune, in attesa di un nuovo decreto del governo per precisazioni sulla materia. Il consiglio ha invece approvato a maggioranza un atto d’indirizzo in tema di Smart City – presentato dai consiglieri del Pd Valeria Masiello, Andrea Cavicchioli, Francesco Filipponi, Sandro Piermatti, Fabio Narciso, Alessandra Pantella, Sandro Piccinini, Jonathan Monti e Andrea Zingarelli – con il quale si impegna il sindaco e la giunta «ad individuare nel progetto Terni Smart City una scelta strategica dell’amministrazione dando indirizzo affinché sia acquisita e fatta propria in maniera trasversale dalle diverse aree dell’ente; ad avviare tutte le azioni per realizzare gli impegni assunti con la delibera di giunta del maggio 2014 con l’approvazione da parte del documento su Smart City».
La polemica Il consiglio si è quindi sciolto, dopo aver votato contro, a maggioranza, sulla proposta del gruppo del M5S d’inserimento di altri due punti all’ordine del giorno. In particolare era stato chiesto l’inserimento della discussione di due atti d’indirizzo sui gemellaggi internazionali e sul fallimento dell’Isrim: «Quello di oggi – si legge in una nota diffusa dal gruppo consiliare di Palazzo Spada del Movimento 5 Stelle – è stato un consiglio comunale da circa 40 minuti, 30 euro a votazione».
L’attacco Sul caso Asm Lab «è venuta alla luce la chiara presa in giro nei confronti dei lavoratori dell’Isrim. L’atto è stato inserito all’ordine del giorno della seduta odierna senza il parere dei revisori dei conti, documento imprescindibile per la sua legittimità. Perché inserire un atto – si legge ancora nella nota del gruppo M5S – se si sa che è deficitario della documentazione necessaria? Il dubbio, che poi è divenuto certezza, è che l’inserimento sia stato una semplice manovra elettorale utile a tenere tranquilli i lavoratori dell’Isrim in un momento così delicato, di fronte alla totale assenza della Regione in una vertenza che interessa direttamente la presidente Marini. Il gruppo consiliare del M5S ha presentato formale richiesta di rinuncia al gettone di presenza relativo alla seduta odierna».