I revisori contabili nominati dal consiglio comunale di Terni – l’organo è composto da Fabio Castellani, Carlo Berretti e Lidia Anastasi – hanno espresso parere favorevole all’approvazione del bilancio 2016 del Comune, attestando la corrispondenza del rendiconto alle risultanze di gestione. La discussione e il voto dell’assemblea di palazzo Spada sul bilancio sono previsti a partire dalla prossima seduta del 17 maggio.
Nodo-riscossioni «In merito alla gestione dei residui – scrivono i revisori dei conti del Comune -, il collegio sollecita l’ente a voler monitorare costantemente lo stato della riscossione delle proprie entrate, con particolare riferimento alle somme iscritte tra i residui attivi. Pur trovandoci di fronte ad una diminuzione in termini assoluti dei residui, è in ogni caso necessaria una più accurata gestione delle riscossioni. Anche le entrate tributarie ed il recupero dell’evasione fiscale evidenziano difficoltà nella riscossione da parte dell’ente».
Capitolo ‘partecipate’ «In merito ai debiti e crediti reciproci tra l’ente e le società partecipate alla data del 31 dicembre 2016, si evidenzia il permanere di differenze che, seppur individuatene le cause, debbono essere rimosse. […] Si ritiene che, pur in presenza di accantonamenti sia nei bilanci dell’ente che delle partecipate (tra l’altro debbono essere ancora approvati i bilanci definitivi delle partecipate dell’esercizio 2016), non si può ammettere l’esistenza di differenze sia derivanti da contenziosi civili o da contestazioni per mancati presupposti. Le ‘partecipate’ sono società di scopo che coadiuvano l’ente nell’espletamento di servizi, per cui il sorgere di ogni minima controversia va immediatamente affrontato e risolto. Nel caso specifico ci troviamo difronte a differenze emerse in anni ed anni di riscontri e controlli sicuramente non effettuati con accurata diligenza. Tutto ciò trova riscontro anche nel richiamo fatto dalla Corte dei Conti, Sezione Regionale di Controllo per l’Umbria, che evidenzia da parte dell’ente la mancata definizione di un adeguato ‘sistema di controllo sulle società partecipate’».
I debiti del Comune «In merito all’indebitamento dell’ente, lo stesso sta proseguendo nell’iter di contrazione, passando da 180 a 170 milioni di euro, ma rimane sempre elevato con conseguente incidenza sull’entità degli oneri finanziari. Gli stessi sono leggermente aumentati in valore assoluto, e si invita quindi a voler procedere costantemente nel processo di riduzione dell’indebitamento».
Gli ‘anticipi’ «Il collegio – scrive l’organo di revisione – rileva il costante ricorso all’anticipazione di tesoreria nel corso dell’esercizio 2016. Alla data del 31/12/2016 risulta un’anticipazione non restituita di circa 9 milioni di euro, con conseguenti interessi passivi sostenuti. Si richiama inoltre l’attenzione sul fatto che l’ente ricorre all’anticipazione di tesoreria, nonostante presenti alla data del 31/12/2016 delle somme aventi destinazione vincolata non utilizzate in termini di cassa. A tal fine si invita l’ente a provvedere quanto prima alla verifica della gestione delle partite vincolate presso il tesoriere, analizzando le motivazioni dell’eventuale mancato totale utilizzo delle somme vincolate e provvedendo, qualora ne ricorrano i presupposti, all’utilizzo di tali somme».
Pagamenti, peggiorano le tempistiche «In merito alla tempestività dei pagamenti, il collegio, visto il netto peggioramento registrato rispetto all’esercizio precedente, invita – ai sensi dell’articolo 41 del decreto legge 22 del 2014 – a voler predisporre ed attuare delle misure che consentano la tempestività dei pagamenti o ne migliorino comunque la durata media, onde evitare cosi la possibile applicazione di interessi di mora da parte dei fornitori».
Inventario Infine l’inventario che «non risulta alla data attuale e come evidenziato anche lo scorso anno, ancora completato quello relativo ai beni immobili. Il collegio invita l’ente a voler procedere alla relativa predisposizione in applicazione dei principi contabili».