Nella notte tra sabato e domenica scorsi i carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Terni hanno sventato un piano criminale studiato nei minimi dettagli, recuperando tre furgoni e altrettanti escavatori, oltre a diverse attrezzattura per movimento terra. Il valore della refurtiva ‘messa in salvo’ si aggira sui 250 mila euro.
Come ricostruisce una nota dell’Arma ternana, «alle ore 3 circa, nel pattugliare la zona industriale di Maratta Bassa, un equipaggio della Sezione radiomobile ha notato un furgone Peugeot Boxeur immettersi in via Euclide e dirigersi, in maniera sospetta, verso i cancelli dell’area dismessa dell’ex Per Edil». Per questo i militari hanno deciso di seguirlo per sottoporlo ad un controllo «ma, alla vista della ‘gazzella’, gli occupanti del mezzo si sono lanciati dal veicolo in movimento, dandosi alla fuga nella campagna adiacente e facendo perdere le proprie tracce».
All’interno del furgone, risultato provento di un furto compiuto lo scorso 24 aprile ai danni di una ditta di autonoleggio di Terni e sul quale erano state apposte le targhe di un altro veicolo, a loro volta rubate il 9 maggio in provincia di Roma, gli operanti hanno rinvenuto «un escavatore cingolato e due rampe da carico, provento di un furto perpetrato poco prima ai danni di una ditta edile della stessa zona industriale. Proprio in quel frangente – prosegue la nota – è sopraggiunto un secondo furgone Iveco il cui conducente, alla vista dei carabinieri, ha arrestato la marcia ad alcune centinaia di metri, dandosi a sua volta alla fuga a piedi».
All’interno di questo secondo autocarro, risultato rubato sempre presso la ditta di noleggio ternana, sono stati rinvenuti «tre martelli idraulici, una trinciatrice per escavatore ed altre attrezzature di provenienza illecita». Nell’ispezionare l’area dell’ex Per Edil, i militari del Norm hanno poi trovato un terzo furgone Mercedes, «risultato rubato lo scorso 15 maggio in una ditta vivaistica di Terni, sul quale erano state apposte targhe sottratte il giorno successivo ad un altro veicolo nell’area della capitale, nonché altri due escavatori cingolati provenienti dalla medesima azienda di noleggio di macchine e attrezzature edili, poco distante dal luogo del ritrovamento, ‘visitata’ dai malviventi nel corso della nottata».
Dai primi riscontri investigativi – osservano i carabinieri – «appare verosimile che i due escavatori fossero stati accantonati per essere poi trasportati, unitamente al terzo e alla restante attrezzatura, sui tre furgoni che, nel frattempo, erano stati mimetizzati applicando targhe di altri veicoli». Un piano ben congegnato che sarebbe andato in porto senza il tempestivo intervento dei carabinieri impegnati nel controllo del territorio. L’intera refurtiva è stata sottoposta a sequestro «per esperire gli opportuni accertamenti tecnici», per poi essere restituita ai legittimi proprietari. Le indagini proseguono «per identificare i tre responsabili dei diversi furti ed i loro eventuali correi».