di Alice Tombesi
Venerdì pomeriggio alle 16.30 c’è stato il confronto organizzato dall’associazione ‘Terni valley’ presso la sala polifunzionale ‘Padre Vincenzo Bella’ della fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’ fra tre dei quattro candidati alle elezioni suppletive del Senato del prossimo 8 marzo in Umbria: Maria Elisabetta Mascio per il centrosinistra, Armida Gargani per Riconquistare l’Italia e Roberto Alcidi per il Movimento Cinque Stelle. Assente Valeria Alessandrini della Lega.
Il lavoro
Ad ognuno di loro è stato concesso un minuto e mezzo di presentazione e cinque minuti per dibattere su due macro argomenti scelti dall’associazione. Primo round per il tema del lavoro: «Non è possibile parlare di Terni se non parliamo d’Europa ma dobbiamo anche pensare al nostro territorio e capire quali sono le proposte migliori per il nostro territorio. Per l’imprenditoria siamo meno produttivi di altre zone del paese, dobbiamo quindi spingere sull’imprenditoria giovanile rivolta alla transizione ecologica», ha esposto la Mascio, ex insegnante e dirigente scolastico in risposta alla candidata di Riconquistare Italia che aveva affermato: «Il problema è a livello europeo. Non possiamo illuderci di risolvere il problema solo a livello locale. L’unica possibilità è tornare a uno stato centralizzato forte che controlli l’economia del paese». Secondo il candidato del M5S invece: «Bisogna dare maggiori stimoli e opportunità attraverso l’incentivo alle assoluzioni stabili, uno sgravio per le aziende del 50% per assumere giovani, il super bonus per le giovani eccellenze senza dimenticare l’importanze di due misure, il reddito di cittadinanza e quota cento».
L’ambiente
Il secondo round si è invece concentrato sul tema ambientale, dove la Gargani si è schierata contro gli altri colleghi candidati: «Siamo sindaci o candidati al Senato della Repubblica? Mi sembra che stiamo parlando di amministrazione piuttosto che di politica. Non bisogna confondere l’inquinamento con il clima, sono due cose diverse. Dobbiamo allargare le nostre prospettive perché se non cambiamo a livello globale non otterremo niente». Affermazioni forti che si pongono in controbattuta al programma ‘green’ della Mascio: «Dobbiamo puntare ad un’economia circolare e spendere in risorse affinché le produzioni riescano ad essere all’interno del ciclo della sostenibilità» e ancora «c’è bisogno del protagonismo politico, mettere insieme più soggetti politiche che possano costruire una filiera dall’altra parte c’è bisogno dell’impegno del singolo». Riguardo al problema dell’emergenza climatica e ambientale, Alcidi afferma: «Bisogna riconoscere il problema ed individuare le risorse per un lavoro corale. La realtà ternano-narnese necessita di strumenti straordinari ma nel frattempo bisogna alzare il livello di controllo, senza atteggiamenti reverenziali». Piccola bagarre che fa da preludio ad uno scontro elettorale comunque interessante, nonostante il clima politico ‘tiepido’ anche per via del Coronavirus.