Terni, coro di ‘no’ per mercatino a La Passeggiata

Confronto in commissione consiliare: gli operatori, parte della maggioranza e l’opposizione uniti per andare contro l’ipotesi. Pressione per lo Staino e corso del Popolo

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di S.F.

Gli operatori che dicono ‘no’ con forza all’ipotesi Passeggiata. Fratelli d’Italia e Terni Civica che si oppongono. Emanuele Fiorini che continua la sua personale battaglia contro il procedimento per la realizzazione del palasport. Il vicesindaco Andrea Giuli che va qua e là a cercare di placare la bagarre – interna e non, a livello politico – e linguaggio non verbale abbastanza chiaro: pomeriggio movimentato per alcuni esponenti della giunta Latini in occasione della III° commissione consiliare sulla delocalizzazione temporanea del mercato settimanale. Input lanciati: «No attività del genere all’interno del parco. Sì a vocabolo Staino». Al termine ulteriore confronto informale – senza microfoni – per tentare di trovare la quadra. Se ne riparlerà a breve in un nuovo appuntamento, magari con sopralluogo di gruppo.

LO SCAMBIO SALVATI-OPERATORI: «NON CI ENTRIAMO A LA PASSEGGIATA»

Mezza giunta in campo

Il tema è delicato – come detto c’è un gruppo della maggioranza, più Michele Rossi, che non gradisce l’ipotesi parco – e si vede anche dalla presenza massiccia di assessori ad ascoltare gli operatori: Benedetta Salvati (lavori pubblici), Stefano Fatale (commercio), Leonardo Bordoni (viabilità locale), Andrea Giuli (marketing territoriale, rapporto con i cittadini) e, a chiudere il cerchio, Giovanna Scarcia (polizia Locale). Raro vederne così tutti insieme, anche in consiglio comunale. Dall’altro lato sono una decina i protagonisti del mercato presenti, ma a prendere la parola e spiegare le loro ragioni sono David Frezza ed Erika Camuzzi. Di fatto le soluzioni sul tavolo sono la Passeggiata e vocabolo Staino, con tanto di divisione – 8 e 4 mesi – per evitare una sovrapposizione con il luna park: «Insieme non possono coesistere», è stato ribadito a più riprese. Subito un concetto chiaro espresso ai membri dell’esecutivo: «Abbiamo appreso solo in via ufficiosa delle varie ipotesi e vorremmo essere informati in maniera costante. Non vogliamo creare problemi né a livello di viabilità né di organizzazione, solo che ascoltiate le nostre esigenze». Perplessità sull’idea di farli trasferire nel parco, seppur per un paio d’anni (e se tutto fila liscio): «Avremo piacere di vedere quale altre opzioni ci sono. Dentro la Passeggiata tutto il nostro lavoro di tanti anni sarebbe vanificato e inoltre non ci entriamo, è una questione di metrature La strada è dodici metri e quattro ne devono rimanere liberi per la sicurezza, con tutti i mezzi si crea un disagio enorme. E dove parcheggiamo? Questa soluzione è anche impattante per l’area perché un po’ di immondizia ci sarebbe e oggetto di parecchie critiche», hanno puntualizzato Camuzzi e Frezza.

David Frezza ed Erika Camuzzi

Niente risorse. La chiarezza: «Staino, cosa ne pensate?»

Tra pochi mesi – condizionale d’obbligo – al Foro Boario si dovrebbe cantierizzare l’area e quindi non è che sia molto tempo per decidere. «Nessuno di noi – la prima replica di Fatale – ha dato autorizzazione definitiva per un posto, abbiamo buona fiducia nei nostri tecnici. Cerchiamo solo una soluzione più funzionale e decorosa possibile, passerà tutto in consiglio comunale». La Salvati dal canto suo vuol far passare un altro messaggio: «Questa delocalizzazione è transitoria, poi tornerete al Foro Boario. La condivisione? Non c’è stata perché le idee non erano chiare, ci interessa capire cosa vi serve. Per quel che ci riguarda non abbiamo risorse per interventi migliorativi delle aree o per i piani sicurezza». A questo punto Frezza riprende la parola per essere ancora più esplicito: «Avevamo pensato a vocabolo Staino per la viabilità e la logistica, l’unico problema è asfaltare la zona coinvolta. Lì c’è la corrente e per l’installazione delle colonnine Asm ce ne facciamo carico noi. Per no parlare delle vie di fuga: la situazione è migliore rispetto alla Passeggiata. Serve un compromesso con gli operatori del luna park, penso che si possa convivere insieme». Poi parte la tornata di interventi dei consiglieri comunali. In aula anche i dirigenti Andrea Zaccone e Piero Giorgini, più il funzionario Claudio Filena.

Giuli ‘pontiere’ a colloquio con le esponenti di FdI

Anziani, conflitti e corso del Popolo. FdI boccia

Devid Maggiora (Lega) ha tirato in ballo l’età media dei frequentatori – over 60 – del mercatino per dire che «è importante rimanere in centro in un luogo con buona pavimentazione». Insomma, niente Staino per lui. Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha bacchettato la maggioranza – prendendosi alla fine dell’intervento un inatteso applauso ironico di Giuli, poi i due parleranno per fatti loro a commissione in corso – sul fatto «che prima di decidere si devono ascoltare gli interessati, il mercatino non deve essere considerato un impiccio e così si rischiano di creare ulteriori conflitti nell’area della Passeggiata». Da lui c’è la proposta di corso del Popolo, seppur consapevole della presenza ‘scomoda’ del tribunale. La grana per la maggioranza tuttavia arriva da FdI che, ormai, un certo peso lo ha acquisito: «Il nostro gruppo non è convinto di farlo in un parco frequentato anche da bambini, lo si toglie ai cittadini in questo modo anche se per un solo giorno. Inoltre c’è l’aspetto inquinante con il passaggio dei mezzi e il vincolo monumentale». Da loro una serie di idee con tanto di dossier tecnico: ciclopattinodromo Perona, viale Leopardi, il solito Staino, via Proietti Divi e area stadio. Tutto tranne la Passeggiata. Scatenato anche Michele Rossi (Terni Civica): «Siamo stati coinvolti solo all’ultimo dopo sei mesi e sono contrario all’ipotesi di spostarlo nel parco. Un qualcosa di assurdo. C’è molto verde in quella zona, seppur tenuto male. Ma ci stanno lavorando. Lì c’è un puzzle di storia da proteggere e le associazioni ambientaliste si stanno mobilitando. La città ci è contro su questa decisione. Mancano spazi e misure giuste». Intanto si sbuffa tra gli scranni dell’esecutivo, il pomeriggio è lungo. Il carico lo piazza Patrizia Braghiroli (FdI): «Improponibile la Passeggiata, l’unica proposta uscita dagli operatori è vocabolo Staino».

Anche Maria Bruna Fabbri di Confcommercio ha assistito alla commissione

Le corna di Fiorini e il nascondino

Per la Salvati c’è un altro problema. Reggere l’urto di Emanuele Fiorini, da mesi in azione contro la realizzazione del palasport: ora sta a lei doverlo fronteggiare nei vari appuntamenti in Comune al posto del suo precedessore Enrico Melasecche. «Grazie per le corna – esordisce l’esponente di UpT ricordando il gesto dell’ingegnere quando si è sentita dire ‘se tutto va bene’ sul palaTerni – intanto. Si è arrivati a ridosso del cantiere per l’opera senza avere una soluzione. Le aste per mattatoio e mercato ortofrutta sono andate deserte. Questo non sappiamo dove trasferirlo. C’è sempre più incompetenza. Ci sono corso del Popolo e lo Staino. Magari si potrebbe anche spostare il giorno». I due assessori – l’altro è Fatale – fanno già cenno di ‘no’ ad entrambe gli input. Luca Simonetti (M5S) attacca ricordando il passato: «Che facciamo, giochiamo a nascondino? Una beffa che a proporre la Passeggiata sia proprio il centrodestra considerato che a fine anni ’90 fecero una raccolta firma per evitare una situazione del genere». Il collega pentastellato Federico Pasculli ha evidenziato «una mancanza di strategia programmatica». Paola Pincardini (UpT) si è lamentata del mancato coinvolgimento fino ad oggi. C’è anche il lato propositivo: «Perché non farlo all’interno della città come avviene in altre parti d’Italia?».

Vocabolo Staino

«No condizioni per asfaltatura»

Lo sguardo di Fatale e Salvati è tutto un programma, senza considerare quello di Giuli (Bordoni invece sembra più rilassato): «Ci fate parlare?», esordisce l’assessore al commercio nel secondo intervento. «Non siamo tardivi con i tempi e il confronto è stato attivato. Prendiamo atto di quello che ci dicono gli operatori per lo Staino, fatto sta che non ci sono le condizioni per fare l’asfaltatura a spese nostre. Per noi quell’area è ideale, ma c’è quel problema». Intanto da dietro c’è chi urla «sulla breccia non se ne parla». Poi un breve passaggio su una questione tecnica sollevata da alcuni consiglieri: «Nel bando c’è scritto che non si sarebbe delocalizzato durante l’iter di realizzazione del palasport? Il problema è di chi ha fatto il documento». Ancora una voce dalle retrovie (sempre operatori): «Vogliamo solo lavorare senza dar fastidio». Tema corso del Popolo: «Il presidente del tribunale ci ha dato parere negativo», chiude il discorso Fatale.

Il mercatino settimanale al Foro Boario

Gli spazi: «Ci sono»

L’assessore al commercio invece la pensa diversamente sul posizionamento alla Passeggiata: «Secondo i nostri tecnici gli spazi ci sono, abbiamo fatto i calcoli anche con la polizia Locale». Palla di nuovo alla Salvati: «Staino? Ok, ma è funzionale anche per altre cose e comunque resta il problema per gli altri quattro mesi». E sul luna park ecco che si eleva una domanda: «Perché – dice un operatore di Latina – quello non deve essere ‘danneggiato’ e noi sì?». Nel contempo gli assessori escono – per l’ingegnere della giunta Latini c’è un ulteriore scambio con Fiorini a microfono spento – e parte un confronto più informale fuori dall’aula consiliare. Dentro restano Filena e Giorgini, con quest’ultimo chiamato in causa dalla Braghiroli: «Sapevamo fin da subito – ha spiegato – che il mercatino non poteva essere spostato in zone periferiche. Se si mettono in fila le bancarelle occupano un chilometro. Ci tengo a sottolineare che il trasferimento sarà provvisorio». Il rup del palasport e dirigente ai lavori pubblici scarta man mano tutte le possibilità (o quasi) avanzate da FdI: area dietro la curva San Martino, viale Leopardi, via Manzoni e, in generale, zona stadio. Staino? Luna park e mercatino non possono coesistere, è certo. E nutro forti dubbi sul fatto che alla Passeggiata non ci entriate». Anche per lui faccia a faccia – tranquillo – con un operatore e pomeriggio concluso. La quadra è tutta da trovare. Nuova audizione in programmazione, questa volta di Confcommercio.

Federico Pasculli e Luca Simonetti

«Sia in centro»

All’indomani della discussione a palazzo Spada sono Pasculli e Simonetti a tornare sull’argomento: «Dopo anni di chiacchiere – puntualizzano i pentastellati – finalmente abbiamo l’occasione di restituire qualcosa a chi ha ancora il coraggio di fare commercio nel cuore della città. Visto che i commercianti ed il popolo delle partite Iva da anni fanno i conti con una città priva di eventi, turismo e desertificata. Dove alzare la saracinesca è diventato un atto di eroismo puro.
Dobbiamo fare il massimo perché il mercatino del mercoledì trovi collocazione in centro. Magari utilizzando parte di corso del Popolo e parte delle quattro grandi piazze contigue che rendono Terni un unicum a livello internazionale; la vicinanza del tribunale, i piani di sicurezza, sono tutte questioni superabili se si capisce quanto vale questa partita e non si pensa solo a fare il compitino. Parliamo di quella che sarebbe un’iniezione di adrenalina per il commercio. Un’opzione che non possiamo liquidare con faciloneria. Lo abbiamo proposto giovedì i durante l’audizione in terza commissione dei commercianti ambulanti e lo ribadiamo oggi. Gli ostacoli possono essere superati, portare il mercatino del mercoledì in centro può causare alcuni disagi e prevedere alcuni costi in più. Ma sarebbe la prima vera opzione di rilancio dell’economia del centro città dell’era Latini».

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