‘Cittadella giustizia’ a Terni: «Riparte l’iter»

L’assessore Melasecche: «Spediti al ministero i documenti per il secondo palazzo in corso del Popolo». Progetto di uno studio romano

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«Intendiamo far realizzare finalmente a Terni la ‘cittadella della giustizia’. Sono stati spediti al ministero competente i documenti con la richiesta formale relativa alla realizzazione del secondo palazzo di giustizia in corso del Popolo fra il palazzo del tribunale e quello degli uffici del Comune». Lo annuncia l’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche: focus sull’area di fronte a largo Frankl, per ora largamente incompleta.

Il progetto

L’intenzione

Per ora c’è solo l’intenzione, da vedere come si svilupperà in forma concreta la vicenda: «L’iter proseguirà – prosegue – con contatti diretti con lo stesso Ministero. Quella del palazzo previsto e mai costruito in corso del Popolo è una ferita scoperta da molti anni e che, una volta rimarginata, andrà a completare in modo definitivo l’intervento sull’intera area, in base al progetto complessivo dell’architetto Frankl». L’idea è di riportare accanto al tribunale la procura della Repubblica, attualmente ospitata a palazzo Gazzoli «all’interno dell’edificio dell’Ater con notevoli problemi di funzionalità, di spesa, ma anche di sicurezza».

L’obiettivo

Nella struttura andrebbero «anche i giudici di pace, i messi notificatori ed altre funzioni. Per questo abbiamo riattivato i contatti con le autorità interessate che hanno tutte concordato sulla necessità di procedere sollecitando questo intervento. Il vantaggio sarebbe per tutti: per il Comune che vedrebbe finalmente realizzarsi quella incompiuta, dotando la città di un polo della giustizia integrato e funzionale; per il tribunale e la procura della Repubblica che recupererebbero spese oggi elevate, conseguirebbero risparmi di personale, ma anche per tutti gli operatori del settore, a cominciare dai magistrati e dagli avvocati che oggi devono spostarsi in continuazione fra corso del Popolo e via del Teatro Romano in Ztl».

Il progetto

Chi se ne dovrebbe occupare? «Il progetto architettonico – conclude Melasecche – dell’edificio, predisposto dallo studio Valle di Roma, prevede tecniche costruttive all’avanguardia ed una linea di notevole sobrietà, grande luminosità, grazie alle grandi pareti vetrate ed una particolare eleganza. È stato inoltre previsto successivamente un collegamento fra i due palazzi, una sorta di corridoio aereo, per conseguire il massimo della integrazione delle funzioni».

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