Si sapeva che la decisione della giunta di allungare la durata di altri 241 mutui – dopo i circa 120 rinegoziati lo scorso giugno – avrebbe prodotto altre scintille. D’altronde per la maggioranza si tratta di una decisione ‘utile a creare un risparmio annuale consistente per diversi esercizi’, mentre per l’opposizione è sempre ‘il solito gioco di chi cerca di ottenere liquidità , rinviando a domani un problema che tornerà a proporsi puntuale e senza risolvere le vere questioni degli sperperi e delle clientele‘.
Via libera Al termine di un dibattito incentrato su questi punti di vista, il consiglio comunale di Terni ha dato il ‘via libera’ (19 voti favorevoli e 12 contrari) alla rinegoziazione di circa 50 milioni di euro di mutui, la cui durata è stata prolungata di dieci anni. La decisione è stata illustrata in aula dall’assessore comunale bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi: «Il tasso d’interesse scende dal 4,5 % al 4,1% – ha spiegato – ma cambiano i tempi di ammortamento che si allungano in media di 10,5 anni. L’ammontare complessivo del debito ricontrattato è di circa 51 milioni, l’incremento dell’interesse la cui scadenza slitta al 2040 è di circa 12 milioni di euro. Fino al 2029 – ha precisato l’assessore – il Comune pagherà interessi minori. Si tratta di una rinegoziazione proposta dalla Cassa depositi e prestiti a tutti gli enti e che rispetta i dettami costituzionali e la normativa vigente».
All’attacco Critiche le opposizioni con Enrico Melasecche (I Love Terni) che ha parlato di «ulteriore atto contrario ai principi di amministrazione del buon padre di famiglia». Una rinegoziazione definita da Thomas De Luca (M5S) come «irragionevolmente onerosa e con tassi decisamente alti. Si tratta – ha aggiunto – di un atto che impegna con un’ulteriore cambiale di 2 mila euro tutti i bambini ternani».  Anche per Francesco Maria Ferranti (FI) l’atto proposto dalla giunta «serve solo ad allungare il debito per coprire lacune che l’amministrazione non riesce comunque a colmare». «La giunta – ha detto Federico Pasculli (M5S) – come in una partita a scacchi, arrocca per difendersi allo scopo di ritardare la sconfitta».
Il Pd «Che ci sia una situazione di criticità nella finanza locale è assolutamente indubbio – ha detto il capogruppo Pd, Andrea Cavicchioli -. Per questo è opportuno ricordare a tutti che come Comune abbiamo avuto un decremento del 40% dei trasferimenti e non stiamo toccando l’imposizione fiscale. Tantissimi comuni come il nostro stanno accedendo alla possibilità della rinegoziazione dei mutui, come farebbe chiunque, anche una famiglia che si trovasse in queste condizioni».