Terni, fontana «pronta in primavera del 2020»

Dopo gli incontri con Fondazione Carit e Asm, l’assessore Melasecche stila il crono programma di massima e si dice ottimista

Condividi questo articolo su

«Qualche nota di ottimismo» in un quadro «oggi molto più chiaro che in passato», anche se dopo gli incontri fra amministrazione comunale, Fondazione Carit e Asm, «occorre passare rapidamente dalle parole agli impegni formali e quindi ai fatti». Soffia sul fuoco ‘buono’ l’assessore comunale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, per ciò che attiene il destino della fontana di piazza Tacito, simbolo di Terni che da troppo tempo – fra intoppi, ritardi e diatribe con le soprintendenze – è stato tolto alla città.

Enrico Melasecche

Disponibilità e relativi fondi «È venuto il momento di introdurre concretezza – afferma Melasecche – per chiudere con i balbettii che hanno riempito le cronache di almeno un quinquennio. La Fondazione Carit si è resa disponibile a finanziare il distacco dei mosaici ed il posizionamento dei nuovi con un ulteriore impegno di 500 mila euro. L’Asm ha confermato di proporsi come sponsor per il completo rifacimento dell’impianto idrico e di quello elettrico per un valore di circa 300 mila euro i cui progetti sta perfezionando. Non possiamo che ringraziare entrambi i vertici – aggiunge l’assessore comunale – per tale importantissima disponibilità».

Cantiere di 14 mesi «Alla diplomazia – prosegue il titolare delle deleghe ai lavori pubblici, urbanistica e decoro urbano – seguirà entro pochi giorni la formalizzazione degli impegni, per poi partire con le manovre contabili sempre molto articolate in tempi di dissesto. Poi la gara e infine il cantiere, che durerà circa 14 mesi, in cui opereranno in contemporanea sia l’impresa vincitrice della gara per i mosaici che quelle che lavoreranno per conto di Asm, in modo da guadagnare tempo prezioso. Inseriremo nel bando anche un premio per l’anticipata consegna nel caso in cui l’opera dovesse essere conclusa prima della scadenza fissata nel bando».

Luigi Carlini

Il cronoprogramma di massima stilato da Enrico Melasecche, alla luce degli incontri relativi alla fontana, è il seguente: «Entro agosto/settembre 2018 formalizzazione degli impegni ed approvazione della variazione di bilancio; entro settembre/ottobre indizione della gara fra imprese specializzate; apertura del cantiere entro gennaio/febbraio 2019; inaugurazione primavera 2020. Salvo imprevisti. Ma la strada è tracciata con lucidità e la stiamo già percorrendo».

Non perde comunque la ‘vis’ polemica Melasecche, anche da membro di giunta: «A quei pochi nostalgici che già ‘gufano’ perché questa esperienza di cambiamento possa fallire, a coloro che fanno scongiuri a che i fiori di piazza Europa possano seccarsi perché sostengono che avremmo dovuto cominciare dalle periferie, ricordo che erano gli stessi argomenti triti e tristi che utilizzavano venti anni fa. Terni è una sola ed è unita nella volontà di riscossa. Per coloro che ricordano la storia di Roma, l’apologo delle membra di Menenio Agrippa dovrebbe pur insegnare qualcosa. Terni sta riprendendo la sua strada, faticosa è vero, difficile, fra cavalli di frisia e trappole varie, ma l’ottimismo della ragione ci conforta. Celebreremo il risultato dei primi cento giorni lavorativi con un bilancio ogni giorno più positivo».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli