Le ultime notizie sono quelle del 12 maggio scorso, quando il Comune di Terni ha approvato il progetto esecutivo per la ‘prova di distacco’ dei mosaici del Cagli.
Il restauro Quello che era stato considerato un – piccolo – passo in avanti nel tortuoso percorso di restauro della fontana di piazza Tacito, però, sembra non avere avuto seguito. E sì, che i soldi – 17.200 euro – ci sono già, visto che li ha messi a disposizione la Fondazione Carit, ma per fare la ‘prova di distacco’ occorre che la ditta venga individuata, attraverso quella che si definisce ‘procedura negoziata’, fra quelle indicate nell’elenco fornito dalla Soprintendenza. Ed ecco che il tempo necessario si allunga.
I lavori Il test, approvato dal tavolo tecnico di coordinamento tra Comune, Soprintendenza belle arti e paesaggio e l’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, è deciso che riguarderà un’area di due metri quadrati, in corrispondenza del segno zodiacale del Cancro. Ma dopo più di un mese e mezzo, tutto tace. E tra i mosaici spuntano arbusti poco incoraggianti.
La ruggine Solo che, a quasi tre anni – era il 16 luglio del 2013 – dall’annuncio dell’avvio del progetto di restauro, la fontana sta lì, ‘incartata’: hanno rifatto la parte idraulica, hanno montato il pennone e poi basta. Cioè, no: c’è di peggio. Perché hanno ristrutturato anche quello che si chiama ‘il castello’, ma quando ancora, a parte quella piovana, su quello che è stato rifatto non è scorsa nemmeno una goccia d’acqua, è già apparsa la ruggine.
I soldi Va ricordato che per rifare la fontana di piazza Tacito era stato predisposto un piano finanziario che prevedeva una spesuccia da 723.297 euro: 258.780 ce li ha messi la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni; 157.689 euro – in prestazioni di servizio – l’Asm; 95.550 euro il Comune di Terni; 88.006 euro provenienti dal programma Puc2; 62.720 euro in sponsorizzazioni in servizi e 60.551 euro di sponsor privati. Ma intanto la ruggine sembra l’unica cosa viva in circolazione su quella fontana che sta – di nuovo – invecchiando precocemente, ma di nascosto. Perché sta ancora lì, ‘incartata’. E non un bel segnale.