Dal 12 settembre scorso, giorno dell’evento, al 27 giugno, giorno della firma della determina che chiude la curiosa vicenda. Il Comune di Terni ha risolto il problema sviluppatosi nell’autunno 2024 a causa del maltempo.
SETTEMBRE 2024, FULMINE SU PALAZZO SPADA

In quel giorno un fulmine colpì una parte del tetto di palazzo Spada, «danneggiando le apparecchiature impiantistiche a servizio dell’illuminazione artistica esterna». Con richiesta di risarcimento danni alla Broker Marsh Spa per il ripristino dell’impianto. Nel contempo è stato chiesto un preventivo alla Bitec per il ripristino dell’impianto di illuminazione: poco più di 3.200 euro. Esito della richiesta di palazzo Spada per il risarcimento danni? Axa Assicurazioni ha stimato un importo di 0 euro.

Palazzo Spada si è opposto a dicembre 2024 con un paio di motivazioni: «In prima istanza si contesta l’inquadramento della fattispecie alla garanzia di ‘fenomeno elettrico’ poiché il fulmine è definito dalla lingua italiana come un fenomeno atmosferico naturale e, come tale, deve essere incluso nella garanzia ‘eventi atmosferici’». In più contestata la «qualificazione del bene oggetto di sinistro alla partita fabbricato, in quanto il danno riguarda un ‘Impianto’ che, come tale, rientra nella definizione del ‘contenuto e beni differenti dal fabbricato’- glossario di polizza dell’ente». Curioso.
Niente da fare. A gennaio il respingimento è stato confermato. Di conseguenza l’ente, a mesi di distanza, ha firmato il semaforo verde per la Bitec: «Occorre procedere con le attività di ripristino dell’impianto di illuminazione artistica di palazzo Spada per un importo in via cautelativa di 4.880 euro». Utilizzando fondi di bilancio. Firma il dirigente all’energia Paolo Grigioni dopo il lavoro istruttorio del responsabile unico di progetto, il funzionario con elevata qualificazione Gianluca Rubeca.