di Alessandro Gentiletti
Consigliere comunale Senso Civico

Ritengo doveroso stigmatizzare le parole del presidente della Ternana che stanno creando giustamente tanta indignazione. Tanto più lo reputo doveroso, visto che lo stesso aspira a diventare sindaco della nostra città.
Le contestazioni, se violente, vanno condannate ma simili toni non sono mai appartenuti e mai devono appartenere al dibattito pubblico di una città come Terni, generosa con i forestieri e orgogliosa delle sue origini e delle sue passioni. Una città nella quale si litiga e ci si infervora ma ci si rispetta.
Lo ho sperimentato molte volte in questi anni, quando contestazioni non sono mancate per le mie critiche a una giunta che all’epoca era all’apice del suo consenso e che ormai è minoranza nel cuore dei ternani, o quando ho espresso perplessità sul progetto dello stadio clinica, del cui naufragio è politicamente responsabile questa amministrazione, contro cui il presidente ha inteso candidarsi.
Chiunque ha un ruolo pubblico deve saper incassare e andare avanti. Soprattutto chi dice di essere uomo del fare non può perdersi in queste sortite, tipiche della politica inconcludente.