Terni, il ‘Certamen’ resiste anche al Covid

Edizione numero 26 limitata, a distanza, ma comunque capace di coinvolgere studenti di ogni parte d’Italia. In attesa di tempi migliori

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Nonostante il Covid, il liceo classico ‘Tacito’ di Terni non si ferma. Certo, con le dovute eccezioni legate alla situazione emergenziale, ma la vita culturale dell’istituto non perde occasione per mettersi alla prova: una resislienza che ha un forte impatto formativo sui ragazzi che partecipano sempre numerosi alle iniziative che gli vengono proposte. Ora, come tutti gli anni, è il tempo del Certamen, la gara aperta a tutti gli istituti italiani in cui si studia il latino e che consiste nella traduzione e nel commento retorico-stilistico e tematico di un brano della classicità. «Date le condizioni avverse – spiegano dal liceo ‘Tacito’ -, risulta impossibile organizzare il concorso per gli alunni dell’ultimo anno che sempre popolavano per tre giorni la città e l’istituto: un’aria fresca di confronto, di scambio culturale, di ‘contatto’ che rimane un obiettivo lontano. Ma il ‘Tacito’ non molla e il Certamen si farà».

La competizione

In gioco stavolta gli alunni delle classi intermedie italiane che frequentano la scuola secondaria di secondo grado, dal secondo al quarto anno, per la sezione Piccolo Certamen e la sezione ‘Ricerche’ dal titolo ‘I giovani e la classicità’. Si parte dalla produzione di elaborati, risultati di un lavoro di ricerca proposto nella forma di saggio breve su un argomento legato al mondo classico che quest’anno ha un titolo stimolante e di estrema attualità: ‘Dante e l’impero’. «La risposta – spiegano dal ‘Tacito’ – è stata immediata, segno che, nonostante il Covid, gli alunni hanno bisogno di muoversi, confrontarsi intellettualmente con loro stessi, ‘mettere in gioco’ le loro competenze».

Le adesioni

I ‘classici’ rappresentano comunque un richiamo alla vita: 19 gli istituti iscritti di cui 4 del territorio ternano – compreso ovviamente il ‘Tacito’ – ed altri che parteciperanno da lontano, dalla Liguria alla Sicilia, cimentandosi con brani tratti dagli storici latini, da Eutropio a Cesare, a Livio. Ai vincitori andrà un attestato di merito che rappresenta in questo momento un atto di coraggio, una sfida della cultura alla complessità. Lo stesso accade per la sezione ‘Ricerche’: 7 saranno gli elaborati giudicati da una commissione guidata dal professor Giorgio Bonamente, docente emerito presso la facoltà di lettere e filosofia presso l’università di Perugia. All’elaborato migliore verrà attribuito un premio di 300 euro erogato dalla Fondazione Carit.

Resistere

Un momento di aggregazione quindi, seppure a distanza, un ‘abbraccio virtuale’ nel nome delle nostre radici in una gara che si profila non come uno scontro, ma un ‘dialogo’ ininterrotto tra studenti che credono ancora, e ce ne sono molti, nei valori universali dell’humanitas per dare un senso, un significato ma anche una risposta ricca e profonda del periodo che stiano vivendo. Nell’attesa di tornare a sentire per i corridoi del ‘Tacito’, accenti diversi, diversi modi di fare, la nascita di amicizie all’insegna dell’amore per i classici che il ‘Tacito’ ha voluto con tutte le forze realizzare per il XXVI anno, grazie al contributo della Fondazione Carit, alla dirigente scolastica Roberta Bambini e alla collaborazione convinta e propositiva dei docenti del liceo.

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