di Gianni Pelini
per la federazione provinciale del Partito dei Comunisti Italiani
Come i cittadini di Terni ricorderanno, noi Comunisti Italiani all’indomani delle elezioni amministrative del 2014, subito dopo la formazione della giunta, definimmo il Sindaco “persona inaffidabile” perché escluse dal governo della città una componente importante della sua maggioranza, non rispettando quindi gli accordi elettorali.
Successivamente abbiamo in più occasioni denunciato alla cittadinanza il mancato rispetto del programma elettorale, soprattutto in materia di aumenti d’imposte e tasse che gravano sui cittadini amministrati.
In questi ultimi mesi inoltre abbiamo registrato, senza fare tanto clamore, che c’è una giunta incapace, addirittura alcuni membri attaccano il partito di maggioranza relativa (partito del sindaco), il PD.
Per verificare ciò basta vedere che a fronte di un’aria irrespirabile verificata dalle centraline dell’Arpa, che per oltre 30 giorni hanno segnalato il superamento delle soglie di legge, il sindaco si è deciso a prendere provvedimenti soltanto dopo le feste natalizie, e tra l’altro provvedimenti solo parziali.
Sulla grave situazione in cui versa la sanità: liste di attesa lunghissime che costringono molti cittadini a rivolgersi alle strutture private con costi per molti di loro insostenibili; l’ospedale di Terni ormai è pieno di letti lungo i corridoi di vari reparti: a fronte di ciò si è registrato il silenzio totale del sindaco che dovrebbe essere il tutore della salute pubblica.
Ultima dimostrazione è stata data in consiglio comunale con la votazione della sfiducia al presidente Mascio. Ebbene tutti sanno che il presidente del consiglio è una figura istituzionale che deve limitarsi ad organizzare i lavori dello stesso Consiglio ed inoltre non espressione della maggioranza, anche se voluto fortemente dal sindaco Di Girolamo.
Con l’esito della suddetta votazione è apparso chiaro a tutti che il sindaco non ha più una maggioranza e che parte significativa del suo partito non ha partecipato alla votazione.
Per le suddette ragioni i Comunisti Italiani della federazione ternana ritengono che sia doveroso da parte sua trarre le dovute conclusioni.
