Terni: la ‘Brin’ contro le mafie, ricordando Roberto e Barbara

Due lenzuoli creati dagli studenti su invito della Fondazione Falcone, saranno esposti a Palermo nel ‘puzzle della memoria’

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Rispondendo all’invito della Fondazione Falcone e del ministero dell’Istruzione per ricordare le stragi di via D’Amelio e di Capaci che scossero l’Italia nel 1992, l’istituto comprensivo ‘Benedetto Brin’ di Terni ha realizzato due lenzuoli in ricordo delle vittime della mafia.

Per Roberto e Barbara

Il primo, ad opera della classe III A guidata dai docenti Felicia Milici e Claudio Marino, ricorda l’agente di polizia ternano Roberto Antiochia che fu ucciso a Palermo da ‘cosa nostra’ nel 1985, a soli 23 anni; il secondo, dedicato a Barbara Corvi, scomparsa nel 2009, elaborato dalla III B guidata delle docenti Sonia Trenta, Paola Bartolucci e Simona Marchegiani. «È importante sollecitare la riflessione degli studenti su quanto accaduto – afferma la dirigente scolastica, Carmen Maria Clara Iuliano – ed è fondamentale che i nostri studenti abbiano lavorato insieme, perché è insieme che si vince la mafia e si affermano i valori di pace, di libertà, di giustizia e di legalità di cui la scuola è portatrice».

L’impegno

I due lavori sono stati inviati alla Fondazione Falcone e andranno a comporre il ‘puzzle della memoria’ che verrà esposto negli spazi dell’installazione di piazza Magione, nel cuore della Palermo antica, dove sono nati Falcone e Borsellino, «a testimonianza dell’impegno della scuola italiana che unita ricorda i troppi caduti nella lotta alle mafie», come si legge nel bando di concorso.


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