La tensione, palpabile già da tempo e costante, è esplosa nella tarda serata di sabato 28 giugno. Quando un condomino e sua figlia sono stati aggrediti a colpi di bastone nel garage del complesso condominiale che condividono con altre famiglie, fra cui la donna – ternana, sulla quarantina e già nota alle forze di polizia – che avrebbe messo in atto la condotta. Stando almeno a quanto denunciato dalle vittime alla polizia di Stato, intervenuta sul posto unitamente agli operatori del 118. Le persone colpite hanno riportato lesioni giudicate guaribili in circa sette giorni, ma è la situazione nel suo insieme a destare angoscia e preoccupazione fra i residenti non più del solo condominio, ma dell’intera via: una strada che si trova a ridosso del quartiere di borgo Bovio.
«Siamo di fronte a una tragedia annunciata – afferma un residente – perché questa persona, affetta da chiari e riconosciuti problemi psichiatrici, connessi anche all’utilizzo di sostanze, è ormai ingestibile. Si va dalle minacce di morte ai residenti, fino a gesti brutali come quello di sabato sera, verso due persone che stavano uscendo in auto dal garage e contro cui è scattata una violenza assurda e priva di qualsiasi ragione».
Nel corso dell’ultimo anno sarebbero state sporte più denunce, con l’attivazione di due ‘codici rossi’ per persone vittime di atti persecutori: parliamo di due coinquiline dello stabile, assistite dall’avvocato Francesca Gaviglio. «C’è un senso di abbandono, riferito in particolare ad alcune istituzioni che finora non hanno trovato soluzioni ad una situazione segnata da un reale pericolo. Sabato sera tutti i residenti della zona sono stati allertati dalle urla provenienti dai garage e dalle sirene dell’ambulanza e della polizia. Fra loro c’è chi è rimasto in strada fino a notte fonda in attesa di notizie dall’ospedale sulle due vittime. Non si può continuare a sottovalutare, non si può. Questa persona va curata, per lei, per i suoi familiari ormai prostrati, e per tutti noi».