Dedicato a musiche di Stravinskij (la celebre Suite dall’Histoire du soldat e il meno eseguito Settimino), Poulenc (Suite du gendarme incompris e la Sonata per clarinetto e fagotto), Satie (Le Piège de meduse e i Trois valses distinguées du précieux dégouté per pianoforte solo), è stato presentato venerdì il cd 3×7 dell’Ensemble In Canto. Il titolo 3×7 allude alla presenza di tre compositori e sette strumenti: tanti sono infatti quelli presenti nel cd, suonati dai componenti dell’Ensemble In Canto: Roberto Petrocchi (clarinetto), Andrea Corsi (fagotto), Andrea Di Mario (cornetta), Luigino Leonardi (trombone), Marco Venturi (corno), Vincenzo Bolognese (violino), Gianluca Saggini (viola), Michele Chiapperino (violoncello), Francesco Fraioli (contrabbasso), Silvia Paparelli, (pianoforte), diretti da Fabio Maestri.
Le musiche eseguite sono collegate da rimandi, simmetrie ed occasioni comuni, che muovono dalla contiguità dei tre autori, testimoni e protagonisti dell’irripetibile stagione artistica della Parigi dell’inizio del 900. Al 1919 risale la Suite dalla celebre Histoire du soldat, esperimento di teatro dei tempi di guerra, nato tra le montagne della Svizzera neutrale. Nel 1921, Poulenc e il maître à penser Satie sono entrambi coinvolti in uno spectacle de theâtre bouffe al Theâtre Michel in cui vengono rappresentati Le gendarme incompris, atto unico di Cocteau e Radiguet con musiche di Poulenc e Le piège de Méduse, comédie lyrique in un atto, unica prova di Satie come drammaturgo. Strettamente connessi a Le piège sono Les trois valses distinguées du précieux dégoûté, composti da Satie nel 1914. Muovendo da tre colte e paradossali citazioni in calce – da La Bruyère, Cicerone e Catone – questi tre valzer sono dedicati a Roland Manuel, Linette e René Chalupte tracciano l’impietoso ritratto di un raffinatissimo dandy, dietro il quale non è difficile riconoscere Ravel. Risale invece al 1922 la Sonata per clarinetto e fagotto di Poulenc, articolata in tre concisi movimenti. Molti anni più tardi, ormai trasferitosi negli Stati Uniti, Stravinskij compose una delle opere più significative del suo ultimo periodo, segnato dall’avvicinamento alle tecniche seriali. Nasce così il Settimino scritto tra il luglio 1952 e il febbraio 1953 a Dumbarton Oaks, nella consapevolezza di una scelta difficile e forse inevitabile.
L’Ensemble In Canto nasce nel 1996 all’interno del Festival OperalnCanto, promosso in Umbria dall’associazione In Canto dal 1988. Regolarmente presente nei più qualificati cartelloni concertistici e più volte inserito in programmazioni radio, l’ensemble ha inizialmente lavorato sul repertorio contemporaneo, eseguendo, spesso in prima assoluta, musica dei maggiori compositori italiani viventi e del Novecento storico e producendo progetti tematici. Negli ultimi anni, l’Ensemble ha intensificato la sua attività nel repertorio ‘tradizionale’, anche in trascrizione cameristica o riletto da compositori di oggi.