Maratona S. Valentino: «Chiusura Valnerina troppo penalizzante»

Terni – Alcune associazioni sottolineano come la raccolta di firme sia stata ignorata: «Serve un’altra organizzazione»

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Nota congiunta del Centro rafting ‘Le Marmore’, dell’associazione ‘Cascata delle Marmore 365’, del Ciav (Centro iniziative ambientali Valnerina), di ‘Umbria in mountain bike’ e di ‘Visit Ferentillo’ dopo la maratona di San Valentino che domenica ha caratterizzato la giornata nel Ternano e in particolare in Valnerina. «Nonostante le nostre rimostranze – affermano le associazioni -, le oltre 400 firme raccolte ed inoltrate agli organi competenti, ancora una volta i residenti, le attività commerciali e i pubblici esercizi hanno dovuto sottostare al volere di chi ha organizzato l’11° edizione della maratona lungo la strada statale 209 Valnerina, con le stesse modalità di sempre: cioè chiusura al traffico dalle 9.45 alle 15.30».

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«Rivedere il format»

«Nel ribadire la più ferma volontà di voler mantenere questa manifestazione sportiva – proseguono -, chiediamo di rivedere il percorso, anche prendendo in esame le proposte fino ad oggi non considerate. Per non esasperare ulteriormente una situazione diventata veramente gravosa, chiediamo fortemente per l’anno 2023, a tutte le autorità preposte, di evitare il riproporsi dei disagi arrecati ai cittadini e le perdite economiche degli operatori commerciali dei diversi comuni».

«Sia una festa sportiva. Agevoliamo il pubblico»

Diversi gli elementi rimarcati dalle associazioni, accanto al fatto che le firme raccolte sono state ignorate, per una manifestazione che «va certamente ripetuta ma organizzata diversamente». A partire dall’apertura della strada statale 209 «per consentire l’accesso anche al pubblico, supportando in tal modo gli esercenti e creare una festa sportiva piuttosto che condizioni di ‘clausura’».

Più visibilità per gli esercenti

Accanto a questo, si cerca anche un maggiore coinvolgimento delle attività commerciali del ‘food’ che valorizzano le eccellenze del territorio, altrimenti destinate a non beneficiare dell’afflusso turistico e di sportivi. «Suggeriamo poi la partenza da Ferentillo per avere l’apertura della strada in un orario che sia accettabile per tutti».

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