di S.F.
Castello di Battiferro, primo tentativo. Il Comune ha avviato la gara per la concessione di valorizzazione per l’intervento di recupero, rifunzionalizzazione, trasformazione e gestione delle attività del complesso a fini turistici, alberghieri, culturali e sociali. C’è un decreto di vincolo della soprintendenza e, semmai dovessero arrivare offerte, servirà l’autorizzazione della competente direzione regionale per procedere all’aggiudicazione definitiva.
LA SCHEDA DEL CASTELLO DI BATTIFERRO

La durata della concessione è stabilita in un massimo di 50 anni e, dal verbale di consegna, l’aggiudicatario avrà a disposizione due anni per il completamento degli interventi programmati. C’è anche la chance di project-financing. Bene, ma il canone di concessione? A base d’asta vale 1.000 euro l’anno oltre Iva e l’offerente sarà vincolato alla propria offerta per 240 giorni. Con scadenza fissata al 30 settembre 2025. Tutto in mano al responsabile del procedimento, il funzionario con elevata qualificazione Angelo Baroni.
LA COLLINA DEI CASTAGNI INTERESSATA AL CASTELLO DI BATTIFERRO
«Il castello – viene specificato – è posto sul crinale tra la valle del Torrente Serra e del torrente Tescino; le prime notizie risalgono all’anno 1173, quando lo stesso pervenne in proprietà alla curia di Spoleto-Narni. Trattasi di mura in pietra calcarea (ciò che resta del castello, ndr) allettata a calce che racchiudono un’area, tutt’oggi visitabile di circa mq 2.600 ove si trovano resti di fabbricati, oltre alla chiesa dei Santi ed annesso Eremo di proprietà della parrocchia di San Martino; sulle mura sono presenti alcune troniere di buona fattura. Nella corte giacciono resti di muratura crollata, probabilmente appartenenti ad un torrione». Da ricordare che in sede di manifestazione di interesse si era fatto la Collina dei castagni società agricola per l’immobile in questione. Vedremo come andrà .