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Home » Terni: «Per crescere servono nuove idee»

Terni: «Per crescere servono nuove idee»

di Marco Torricelli
15 Gennaio 2017
in Economia, Imprese, Lavoro, Opinioni, Politica
Tempo di lettura: 3 minuti di lettura
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Gianluca Rossi
Gianluca Rossi

di Gianluca Rossi
Senatore del Partito Democratico

Sono convinto da tempo, che per far tornare a crescere il nostro paese, così come la nostra città, dobbiamo avere, tutti insieme, la forza e la capacità di esplorare nuovi orizzonti, approfondendo le caratteristiche, i punti di forza ed i miglioramenti che mancano al nostro sistema economico e produttivo. Tra i molti temi, ce n’è uno con cui dobbiamo confrontarci, cercando di guardare verso nuovi ed inediti orizzonti: si tratta delle modifiche profonde al nostro modo di lavorare e al nostro modo di essere consumatori, da quando internet è diventato un segmento fondamentale della nostra quotidianità.

E’ cambiato il modo di produrre, si è modificata la domanda dei beni e dei servizi ed è quindi arrivato il momento di ragionare su come agganciare questo nuovo sistema produttivo, come ricavarne il massimo beneficio e come personalizzarlo per il tessuto produttivo ternano ed umbro.

tk-ast-thyssenkrupp-acciaieria-terni-open-day_5552-fucine-societaLa Germania si è posta il problema ben prima di noi, e ha elaborato con l’aiuto delle sue principali aziende e centri di ricerca, un piano, “Industria 4.0”. Obiettivo: restare una potenza manifatturiera, andando incontro al cambiamento. E’ nato così un rapporto virtuoso, fatto di incentivi e produttività, tra manifatture tradizionali e robotica, internet delle cose, nano tecnologie, biotecnologie, meccatronica, scienze mediche, e via enumerando.  E’ un piano che non riguarda solo le grandi aziende o nicchie di mercato, ma tutto il mercato del lavoro, ogni grandezza e ordine del processo produttivo, la formazione universitaria, la ricerca e gli investimenti pubblici e privati.

Il Boston Consulting Group ha fatto uno studio sull’impatto dell’Industria 4.0 in Germania: entro il 2025 la robotizzazione e l’aumento di produttività faranno sparire 600 mila posti di lavoro, ma ne creeranno 950 mila meglio pagati, con un saldo netto di 350 mila nuovi posti di lavoro e una crescita addizionale dell’1 per cento del pil ogni anno.

tk-ast-thyssenkrupp-acciaieria-terni-open-day_5479E’ chiaro che se non si investe ora in produttività, sviluppo e competitività, il destino è segnato.

Credo che l’esempio tedesco sia particolarmente importante anche per l’Umbria, perché non è certamente un Paese assistenzialista quello che guida la quarta rivoluzione industriale. Piuttosto, si tratta di uno Stato dove l’industria e le politiche industriali camminano nella stessa direzione.

La legge di stabilità ha messo a disposizione 13 miliardi per iniziare il percorso di Industria 4.0 in Italia. Il nostro territorio ha tutte le potenzialità per essere uno dei primi volani di questa innovazione, iniziando da subito quei processi di ricerca, sviluppo e innovazione capaci di produrre nuova e buona occupazione in tempi favorevoli a guidare il cambiamento, prevenendo ed evitando emorragie di lavoratori meno qualificati. Si tratta di un processo corale, che deve necessariamente coinvolgere chi pianifica (come politica e amministrazione) e chi necessita di poche buone norme efficaci per lavorare al meglio e progettare (l’industria). Niente a che vedere con esperienze del passato e, soprattutto, inedito investimento sull’innovazione del sistema paese e dei suoi pilastri produttivi fatti di grande, ma anche di piccola e media impresa. Tuttavia, nel raccogliere la sfida, dobbiamo essere in grado, tutti, di cambiare chiave di lettura e prospettive sia in termini produttivi che formativi. Nuova progettualità privata, investimenti pubblici a sostegno di innovazione e sviluppo, ricerca applicata sono le direttrici su cui concentrare tutti gli sforzi.

WhatsApp Image 2017-01-14 at 14.54.38Il convegno del prossimo 20 gennaio che avrà luogo al CAOS, dalle 16.45 ospiterà relatori coerentemente scelti secondo questa impostazione grazie alla preziosissima collaborazione di istituzioni, mondo dell’impresa e mondo del lavoro.

Il “panel economico”, avrà il compito di per mettere in luce gli aspetti economici, industriali, pratici, applicativi, e ovviamente gli elementi da migliorare, di Industria 4.0 in uno scambio di esperienze tra Italia e Germania.
Il dibattito sarà moderato dal Prof. Luca Ferrucci dell’Università di Perugia, Docente di Economia e Gestione delle Imprese e parteciperanno Domenico Arcuri, AD di Invitalia, Gerhard Dambach AD di Bosch, Federico Golla Presidente di Siemens, Alessio Gramolati responsabile del coordinamento delle politiche industriali della CGIL, Massimo Temporelli, fondatore di The FabLab di Milano e divulgatore scientifico.

Seguirà il “panel istituzionale”, che sarà composto dalla Ministra Plenipotenziaria dell’Ambasciata Tedesca in Italia Irmgard Maria Fellner, dal Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Gay e dalla Vicepresidente della Camera, On. Maria Sereni. Avranno il compito di “rispondere” al primo panel, dando indicazione di come le istituzioni rispondono alle necessità delle aziende e quale cornice istituzionale è quella favorevole ad Industria 4.0.

Spero che sia una giornata utile e di trovare tra il pubblico giovani, studenti, imprenditori, il mondo delle start up e tutti coloro i quali sono convinti che la nostra terra abbia le caratteristiche necessarie a “cavalcare” questa quarta rivoluzione industriale per guardare al futuro con rinnovato ottimismo.

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