Terni ricorda le vittime dell’immigrazione: piazza della Pace luogo di unione e speranza

Tante associazioni insieme a istituzioni, Cesvol e cittadini hanno commemorato la strage del 2013 a Lampedusa. Con un messaggio di integrazione

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«Io sono un ragazzo fortunato ma qui ho conosciuto tantissimi ragazzi che hanno affrontato viaggi della speranza. Tanti hanno lasciato il Pakistan cercando la libertà e una vita migliore ma pochi hanno raggiunto la meta. Ogni volta che guardo il mare penso a tutti quei bambini, donne e uomini che hanno perso la vita mentre cercavano un futuro migliore». Boby vive a Narni da 13 anni e si commuove mentre racconta il calvario di chi ha lasciato il proprio paese in cerca di una vita più umana.

In memoria di chi non c’è riuscito

In piazza della Pace, al quartiere Italia, ci sono i rappresentanti di venti associazioni di immigrati e che si occupano di immigrazione. Accanto a loro l’assessore comunale al welfare, Cristiano Ceccotti, il direttore della Caritas diocesana, padre Stefano Tondelli, il commissario della questura, Maria Assunta Sordini, Alessandra Pernazza in rappresentanza di ‘Terni, Tutta mia la città’ e per il Cesvol Umbria Lorenzo Gianfelice e Silvia Camillucci. Tutti riuniti per commemorare la strage di esseri umani al largo delle coste di Lampedusa del 3 ottobre 2013. E per creare a Terni un percorso che darà vita a un comitato permanente per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati all’integrazione e all’accoglienza anche attraverso il dialogo con istituzioni, scuola e cittadinanza.

La speranza

Nel cuore del Villaggio Italia, quartiere popolare che ha vissuto il degrado, una trentina di anni fa, nacque la sede di Namasté, fondata da Eddie Nebo che, arrivato dalla Nigeria, sognava di creare un luogo di dialogo e integrazione. «Mi auguro che in piazza della Pace, una delle più belle piazze della città, nei tanti locali sfitti, possa nascere la cittadella delle associazioni» dice Rossano Iannoni che vive qui da una vita e si occupa del sindacato degli inquilini. «Oggi ricordiamo una tragedia enorme – afferma l’assessore, Ceccotti -. Quelle bare debbono indurci a pensare al valore della vita con grande umanità e speranza».

Insieme

Con le preghiere dei rappresentanti delle varie comunità inizia il lavoro del gruppo promotore del comitato permanente che punterà su accoglienza, integrazione e solidarietà. Che vede insieme le associazioni Nuovi orizzonti, Ravidassia, Associazione Culturale Islamica, Namaste, L’Arcobaleno e il mare, Alba 2003, Royal International, Arci Terni, Caritas diocesana Terni-Narni-Amelia, Consulta Immigrazione Terni, Progetto Mandela, Comunità Polacca, Gurdwara Singh Sahba Sahib Terni, Comunità Latina, Comunità Sikh, Comunità Filippina, Bangladesh Welfare Association, Associazione Noità, King Mama e Parrocchia Rumena. L’iniziativa è sostenuta dal progetto Tutta mia la città e dal Cesvol Umbria, sede di Terni.

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