Terni, S.M. Maddalena: stop fidejussione

Lavori di urbanizzazione da completare a 14 anni dalla convenzione: il Comune dà l’ok alla sospensiva della richiesta di escussione dopo le ultime novità. In ballo 1,2 milioni

Condividi questo articolo su

La cifra in ballo non è proprio bassa. Si tratta di 1 milione e 227 mila euro, tirata in ballo dall’assessore ai lavori pubblici Enrico Melasecche lo scorso 12 febbraio in commissione consiliare: questo il valore totale delle fidejussioni a garanzia dei lavori di urbanizzazione – edificazione – dell’area di Santa Maria Maddalena, mai terminati nonostante la convenzione attiva dal 19 aprile 2005 e l’ordinanza partita da palazzo Spada (era il 22 giugno scorso) per ultimare le opere. L’amministrazione aveva avviato la procedura per l’escussione ma ora c’è lo stop temporaneo.

«AVVIATA L’ESCOSSIONE DELLE FIDEJUSSIONI», FEBBRAIO

Le mancanze

Nel 2005 a stipulare la convenzione furono le ditte Angeletti, Bobbi, Vitali e altri per il piano attuativo legato alla lottizzazione di Santa Maria Maddalena. Il resto è storia nota: residenti imbufaliti  per i lavori non conclusi e mancata cessione delle aree in questione al Comune di Terni. Focus in particolar modo sul nodo agibilità, per le quali «allo stato dell’arte non risultano sussistere le condizioni per il conseguimento per molte unità immobiliari presenti all’interno dell’ambito convenzionato», specifica il Comune. Senza dimenticare – proroga triennale compresa – che la deadline per i lavori è scaduta il 19 aprile del 2018.

I LAVORI SBLOCCATI

La fidejussione e i lavori svolti di recente

L’amministrazione quindi ha fatto presente – estate 2018 – che avrebbe proceduto all’escussione delle fidejussioni se i firmatari della convenzione non avessero rispettato l’ordinanza di chiudere la faccenda entro 60 giorni. E così è stato: il 18 gennaio è partito l’iter per l’incameramento complessivo da 1 milione e 227 mila euro. Questa mossa ha fatto ‘svegliare’ la controparte: l’avvocato Segarelli (per nome della Ital. C.E.I.A, Rodolfo Vitali, Luigi Petrollini e altri lottizzanti) ha proceduto con i lavori di adeguamento delle reti idriche e fognarie per consentire il conseguimento delle agibilità, oltre a richiedere la sospensione temporanea dell’istanza relativa all’escussione per avere una sorta di contraddittorio con l’ente su ciò che effettivamente c’è in ballo (manutenzione, adeguamenti, interventi ecc.).

L’ok allo stop

Venerdì l’architetto Carlo Giani ha comunicato l’effettuazione dei lavori e il Comune, tramite l’ufficio pianificazione-urbanistica, ha accolto la richiesta di sospensiva temporanea dell’escussione della fidejussione per un confronto più approfondito della questione, in primis sui collaudi e la conseguente cessione al Comune delle aree. Con specifica: «Non interrompe termini prescrizionali per l’escussione della polizza, in esito al perdurare dell’inadempimento».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli