Terni, Stefano Galletti: addio pieno d’amore

Una folla enorme per il funerale del giovane morto sabato in un incidente stradale

Condividi questo articolo su

di F.T e Fra.Tor.

Piccola, troppo piccola, la chiesa di Santa Maria Assunta a Strettura, per contenere tutti coloro che hanno voluto salutare per l’ultima volta Stefano ‘Teto’ Galletti. E troppo piccolo è sembrato addirittura il mondo, in questo pomeriggio di cielo color piombo, per contenere tutto il dolore che si è abbattuto su una famiglia, su una comunità e su un’intera città. Sono libere, in chiesa, solo le prime file: quelle riservate ai familiari.

LA CERIMONIA NELLE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

La cerimonia A celebrare la cerimonia è il parroco don Eugenio Bartoli e accanto all’altare c’è tutta la squadra della Ternana, con l’allenatore Toscano. Martin Valjent posa la maglia sulla bara a nome di tutta la squadra. Fuori, uno striscione: “Ciao mister”. A Stefano lo hanno dedicato i ragazzi della Junior Campomaggio, che lui allenava.

Il presidente Abodi al funerale

Il presidente Abodi al funerale

Il calcio Giocare a pallone era una delle passioni di Stefano Galletti. Giocare e tifare per la Ternana. E il presidente della Lega calcio di Serie B annuncia anche che «la prossima giornata, il campionato ricorderà con un minuto di silenzio Stefano Galletti, il giovane tifoso morto sabato scorso a Terni in un incidente stradale mentre si stava recando allo stadio. In certi momenti – dice Abodi – bisogna fermarsi e riflettere». Ma Andrea Abodi non si è limitato alle parole o ai tweet: ha raggiunto personalmente Strettura, mischiandosi alla folla, all’esterno della chiesa di Santa Maria Assunta per il saluto finale al ragazzo ternano. Senza annunci e senza pubblicità. Come fanno le persone serie.

L’ULTIMO SALUTO A STEFANO GALLETTI – LE FOTO

Stefano Galletti

Stefano Galletti

Strettura Il silenzio, quando arrivi qui, a Strettura, ti cade addosso come una coperta. E ti spinge a muoverti con ancora più cautela. A non fare rumori inutili. A non disturbare, insomma. Perché il dolore – lungo la strada che porta al paese, dove c’è tanta gente in attesa – lo senti come se ti si appiccicasse addosso, come se se ti attraversasse la pelle e ti arrivasse dritto al cuore. ‘Teto’ era un ragazzo come noi, con i nostri sogni, le nostre speranze di vita. Già, di quella vita che gli è stata strappata in un secondo. E noi, che siamo qui a raccontare, lo facciamo sottovoce.

L’ARRIVO DI ‘TETO IN CHIESA – IL VIDEO

La folla lungo la strada

La folla lungo la strada

La cronaca Alle 15,43 Stefano arriva in chiesa. Il silenzio, se possibile, si fa ancora più evidente. Non ci si parla, non si sussurra nemmeno. Al massimo si cercano gli occhi del vicino, ma soprattutto si pensa. Chi sa farlo, prega.

Ore 15,45 Arrivano i ragazzi della Gm10, la squadra con la quale Stefano giocava.

Ore 15.50 La fidanzata di Stefano, Claudia, segue in auto quella che contiene il feretro. Stringe tra le mani una foto del suo ragazzo. Parte un grido: “Applaudite a Stefano”, e scatta un lungo applauso, tra le lacrime. Poi Claudia poggia la foto di Stefano sulla bara.

Strettura Galletti funerale13Ore 16.00 Mentre all’interno della chiesa ha inizio il servizio funebre, all’esterno il silenzio è raggelante. Sembra quasi che chi è qui in attesa abbia timore di interrompere in qualche modo l’atmosfera che si è creata. Si sente solo qualche, leggero, singhiozzo.

Ore 16,10 «Oggi qui a parlare – dice don Eugenio – dovevano esserci quei tanti genitori che si sono visti strappare i propri figli da una morte violenta e prematura. Solo loro avrebbero potuto dire ai familiari come hanno vissuto quei momenti terribili e di come piano piano hanno ricominciato ad andare avanti. Oggi Stefano è un Angelo in cielo che ci custodisce e accompagna. Non vogliamo rassegnarci né sentirci sconfitti. La fede, la speranza e la carità possono aiutarci a risollevare la testa».

Strettura Galletti funerale14Ore 16.15 Il parroco, poi, si rivolge agli amici di Stefano: «Coltivate i vostri progetti e i vostri sogni perché ne vale la pena. E niente rimane incompiuto per sempre». Loro, gli amici, sembrano statue di cera. Persi ciascuno nei propri pensieri, nei ricordi che ciascuno di loro ha e che nessuno di noi può e deve condividere.

Ore 16,30 Grande partecipazione anche alla celebrazione dell’eucarestia. Claudia, la fidanzata di Stefano, è in piedi accanto al suo ragazzo. Non si è mossa di un centimetro per tutta la cerimonia.

Ore 16,40 Parla Claudia: «Mai vista una festa con così tanti invitati. Non dovete piangere per lui. Era altruista. Ha dato tutto a tanti. Conta l’amicizia. Ricordatelo per sempre». L’applauso parte spontaneo ed è lunghissimo. Come un abbraccio d’amore. Fuori, intanto, alcuni amici che non sono riusciti ad entrare, non si danno pace: «Io non ci posso credere che non lo rivedrò più», dice uno a capo chino. Mentre un altro indica il telefono: «Apro il cellulare sul suo numero per chiamarlo, da sabato, e poi richiudo. Vorrei solo sentirlo un attimo».

Ore 16.45 Parla Matteo, un amico: «La vita è come un treno, con stazioni dove salgono e a volte scendono persone. Il grande mistero è che non sappiamo in quale stazione scendiamo. L’importante è lasciare bei ricordi agli altri compagni di viaggio e tu lo hai fatto con il tuo sorriso e la tua bontà. Mi avevi promesso di farmi da testimone. Ti prometto che sarà la tua amata Claudia a prendere il tuo posto. Onore a te, amato Teto».

Ore 16.50 Parla la sorella di Stefano, Valentina: «Stefano era spensieratezza, gioia di vivere e nessuno deve piangere (ma lei è in lacrime; ndr). Grazie a tutti perché ci avete riempito di calore e amore» e poi stringe in un lungo abbraccio Claudia.

I ragazzi della Junior Campomaggio

I ragazzi della Junior Campomaggio

Ore 16.55 I ragazzi della Junior Campomaggio – i ‘suoi’ ragazzi, quelli che lui allenava –  dedicano al loro ‘mister’ anche un messaggio, che Stefano aveva scritto per loro e che provoca la definitiva rottura dei freni inibitori: adesso piangono tutti – piangiamo tutti – in chiesa. Senza vergogna, ma solo con un immenso dolore. Mentre la gente comincia a sfollare, si alza nell’aria una canzone di Ligabue – ‘Leggero’ – e c’è tutto il senso di una cerimonia nella quale il grande dolore è stato vissuto con una dignità che lascia quasi sgomenti. Ma poi basta guardare i visi dei familiari di Stefano per capire: l’amore che provano per lui è superiore a tutto il resto.

STEFANO GALLETTI LASCIA LA CHIESA – IL VIDEO

Strettura Galletti funerale25 corteoOre 17.05 Il corteo funebre, lunghissimo, si sta dirigendo a piedi – Stefano è stato portato fuori dalla chiesa a spalla dagli amici più cari e precede tutti in macchina – verso il cimitero di Strettura, dove ‘Teto’ riposerà. Loro, i circa duemila che sono qui per accompagnarlo, non vogliono lasciarlo da solo e lo accompagnano in lacrime.

L’INCIDENTE MORTALE – LE FOTO

L'auto di Stefano Galletti

L’auto di Stefano Galletti

L’incidente Da sabato pomeriggio, quando ‘Teto’ ha perso la vita nel tragico scontro sul cavalcavia del Raccordo Terni-Orte, mentre andava allo stadio, per fare il tifo per la Ternana, il dolore ha scavato dei segni indelebili sui visi dei suoi genitori, di sua sorella, degli amici più cari. Ma soprattutto ha spaccato i loro cuori. Ma non solo i loro. Perché gli amici di Stefano – che si stringono l’uno all’altra in questo pomeriggio che nessuno avrebbe voluto vivere e che si può solo raccontare mordendosi la lingua per provare a non piangere – sanno che, sì, la loro vita andrà avanti, ma sperimenteranno quello che scriveva Luis Sepùlveda: “Resta il livido nell’anima e manca qualcosa, ecco perché uno va camminando nella vita come un insetto zoppo, come una lucertola senza coda o qualcosa del genere”.

Strettura Galletti funerale12La solidarietà Gli amici di Stefano hanno voluto lanciare – per ricordarlo – un’iniziativa a scopo benefico, utilizzando Facebook, dov’è stato aperto un ‘gruppo’: «Affinché la sua voglia di vivere continui a contagiarci è nata questa raccolta fondi con l’augurio che duri nel tempo e che doni speranza. Chiunque volesse contribuire potrà farlo a partire da domani in chiesa o tramite bonifico sul conto intestato a Matteo Draghi – Causale: un gesto in ricordo di Teto (IBAN IT92O0570414400000000015955). In accordo con la famiglia, il ricavato verrà destinato per la realizzazione di progetti a scopo benefico».

Hanno collaborato S.F. e E.B.

 

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli