Terni, tosse alla cassa: scoppia il parapiglia

Psicosi Coronavirus: carabinieri martedì all’Eurospin San Martino. «Il mio fidanzato ha tossito e un uomo in fila lo ha affrontato a brutto muso»

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Rissa sfiorata per la ‘psicosi da Coronavirus’ martedì pomeriggio, poco dopo le 18, all’Eurospin San Martino di Terni, nella zona dello stadio. A raccontare i fatti sono un ragazzo e la sua fidanzata, entrambi 21enni e di Terni, ‘colpevoli’ – il giovane in particolare – di aver tossito un po’ troppo quando si trovavano in fila ad una cassa per pagare la spesa.

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La premessa

«Premetto che sia io che il mio fidanzato – dice la ragazza – in questo periodo abbiamo un po’ di mal di gola, di tosse. Insomma le solite cose del periodo, siamo stati pure dal medico che ci ha prescritto giusto la tachipirina per questi ‘mali di stagione’ dovuti forse a sbalzi di temperatura. Ma insomma, questo solo per dire qual è la situazione».

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«Smettila di tossire»

«Ieri (martedì, ndR) siamo andati a fare la spesa all’Eurospin e abbiamo raggiunto le casse per pagare. Lì Mario, il mio ragazzo, ha dato qualche colpo di tosse e un signore che stava in fila, sulla sessantina, improvvisamente e a brutto muso lo ha affrontato. Dicendogli che doveva smettere ‘di fare il coglione e di tossire’ e che in quelle condizioni era meglio se se ne stava a casa. Ci siamo sentiti aggrediti onestamente – prosegue – mentre il tipo minacciava di chiamare i carabinieri. Mario ha provato pure a farlo ragionare, a spiegargli che eravamo stati dal medico e che, insomma, era una cosa del tutto normale. Ma niente. Alla fine anche la moglie dell’uomo ci ha detto di lasciarlo perdere, ‘sapete, in questi giorni è molto teso e spaventato’ ha aggiunto, e lo stesso ha fatto un addetto del supermercato e ci siamo rimessi in fila».

«Psicosi pura»

L’uomo, però, ha chiamato effettivamente i carabinieri che di lì a poco sono intervenuti: «Abbiamo lasciato la spesa alle casse e siamo stati invitati ad uscire – prosegue la giovane – per verbalizzare l’accaduto e procedere all’identificazione di prassi. Anche i carabinieri si sono messi a ridere quando abbiamo raccontato cosa era successo. Ora non crediamo di procedere con denunce ma il fatto è indicativo come questa allerta Coronavirus abbia, per usare un eufemismo, creato tensioni oggettivamente esagerate nelle persone. Una lite per questioni del genere, e meno male che non c’è stato altro, è qualcosa di, perdoni, demenziale».

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