Si è tenuto venerdì, presso la sala congressi dell’hotel Garden di Terni, il meeting dei coordinatori Ucp (unità di colo-proctologia) e rappresentanti regionali: un evento di rilevanza nazionale promosso dalla Società iItaliana di chirurgia colo-rettale (Siccr), che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti regionali della società scientifica e dei responsabili delle unità di colo-proctologia (Ucp) attive sul territorio italiano.
L’incontro, organizzato dal dottor Marco Coccetta, direttore della struttura di chirurgia colo-proctologica dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, con il supporto della segreteria scientifica composta da Alessandro Spizzirri (rappresentante regionale Umbria Siccr), Daniele Giuliani, Vincenzo Napolitano, Valentina Bartolini e Francesca Pennetti Pennella, ha visto la partecipazione di relatori e ospiti provenienti da tutta Italia.
«Al centro del confronto scientifico – spiegano gli organizzatori in una nota – è emersa con forza una consapevolezza condivisa: nella prevenzione, ma soprattutto nel trattamento dei tumori del colon-retto, un approccio multidisciplinare garantisce risultati significativamente migliori rispetto alla gestione da parte di un singolo specialista».
«Affrontare il tumore al colon-retto in maniera condivisa tra più specialisti, il chirurgo, l’oncologo, il radiologo, il gastroenterologo, l’oncologo radioterapista, l’anatomo patologo e il nutrizionista, consente di costruire un percorso terapeutico più personalizzato, efficace e tempestivo – afferma Marco Coccetta -. La collaborazione all’interno di un team multidisciplinare rappresenti oggi lo standard di cura per garantire ai pazienti maggiori possibilità di successo e una migliore qualità della vita. Lo stesso concetto, quello dell’approccio multidisciplinare vale anche per la patologia funzionale del pavimento pelvico, dove il chirurgo il ginecologo l’urologo ed il fisiatra, se coordinati – conclude il dottor Coccetta – garantiscono un approccio unitario alle disfunzioni del pavimento pelvico».
«Le unità di colo-proctologia (Ucp) costituite in seno alla Siccr – riprende la nota – si configurano proprio come centri di eccellenza in cui questo modello organizzativo trova piena applicazione, grazie alla sinergia tra diverse competenze cliniche e alla centralità del paziente nei percorsi di cura. Il meeting di Terni ha confermato ancora una volta come la condivisione delle esperienze e l’aggiornamento continuo tra specialisti siano strumenti fondamentali per promuovere l’innovazione e l’efficacia nella lotta contro le patologie del colon retto».