Terni: uno spettacolo per riflettere sugli e(o)rrori del passato

In scena l’attore Stefano de Majo con gli studenti della ‘Fatati’ e alcuni artisti ternani. In campo l’associazione ‘Claudio Conti’

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In occasione degli 80 anni dal primo bombardamento di Terni, avvenuto l’11 agosto 1943, i giovani dell’istituto comprensivo ‘Felice Fatati’ di Terni e l’associazione Claudio Conti, nell’ambito del progetto di collaborazione stipulato con il Comune di Terni dal titolo ‘Adotta una Scuola’, daranno vita venerdì 12 maggio alle ore 21, presso il teatro comunale ‘Sergio Secci’ di Terni, ad uno spettacolo multisensoriale di teatro, videoproiezioni, musica e danza, scritto e diretto da Stefano de Majo, per non dimenticare i 1.018 caduti civili e la tragedia che sconvolse la città di Terni.

Lo spettacolo

Uno spettacolo con il quale i bambini di oggi daranno voce ai ricordi dei bambini di allora, che vissero sulla loro pelle i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Una piéce che giunge al termine di un percorso laboratoriale tenuto dallo stesso autore Stefano de Majo e tratta dal suo romanzo dal titolo ‘Ascolta! Il nemico non tace’, già vincitore di vari premi in ambito nazionale. I protagonisti sono gli studenti dei tre anni di corso della scuola primaria di secondo grado dell’istituto ‘Fatati’. Inoltre, lo spettacolo sarà arricchito con la partecipazione straordinaria del basso-baritono ternano Nicolò Lauteri (che a breve rivedremo anche in tv) accompagnato al pianoforte dalla maestra Eleonora Conti. Mentre le musiche e le coreografie saranno rispettivamente a cura di Leonardo Marchetti, insegnante presso Musicalia, e Caterina Bonasi, insegnante presso il centro danza Seil, oltre agli insegnanti della ‘Fatati’.

Il senso dell’evento

Durante la serata verranno consegnate, come ogni anno, le borse di studio da parte dell’associazione ‘Claudio Conti’ che promuove da anni la tutela e la cultura dei giovani sia in Africa che sul territorio ternano. Una serata ricca dunque di significato ed emozioni, con lo spettacolo teatrale che non tenderà solo al recupero delle memorie autentiche del nostro passato, ma analizzerà il presente volgendo lo sguardo al futuro, per non ripetere gli stessi errori del passato.

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