Terni, Valerio se n’è andato. Ci lascia tanto

Un giovane la cui vita è trascorsa nel segno dell’impegno, dell’amicizia, della cultura. Lontano dallo scontato e dal banale. Fino alla fine

Condividi questo articolo su

Quando se ne va un giovane, non ci sono mai parole sufficienti per descrivere cosa si perde, forse perchè è lo stesso futuro che, di colpo, sparisce. Valerio Todini, figlio di Terni, di anni ne aveva appena 29. Anni vissuti sempre intensamente, dal primo all’ultimo e fino alla fine, finché le forze lo hanno sorretto. Anni pieni di amore, di impegno, di curiosità per il mondo e anche di fastidio per ciò che non va come uno spera o come, forse, dovrebbe. Valerio era un giovane uomo di profonda cultura e dolcezza. Uno spessore legato non tanto e non solo ai suoi studi – per ultimo nella scuola superiore per mediatori linguistici ‘Armando Curcio’ -, quanto ad una capacità innata di leggere il mondo partendo da dubbi, domande e qualche sana certezza. Tante le sue passioni: lo sport, il teatro e poi la scrittura con la sua prima fatica editoriale – un libro edito proprio da ‘Armando Curcio’ e dedicato alla figura di Sandro Pertini a 30 anni dalla scomparsa del presidente della Repubblica forse più amato di sempre – pubblicata poco prima di volare via. Ne andava giustamente orgoglioso ed è un pezzetto della sua grande eredità umana, fatta di amicizia, impegno sociale, voglia di andare ‘oltre’ il solito, il banale, lo scontato, lontano da tutto ciò che è superficiale. Il dolore è, così e tanto, anche per ciò che poteva essere. Ma Valerio, chi lo ha conosciuto e amato lo sa, è stato. E molto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli