di S.F.
Né rotonda né mini rotatoria – per ora, poi ci saranno ulteriori valutazioni – tra via XX Settembre/Prati e via XX Settembre/Pastrengo, nell’area di San Giovanni. Del tema se ne è parlato giovedì mattina per via dell’interrogazione firmata dal capogruppo del Gruppo Misto Danilo Primieri: focus su pericolosità e problematiche degli incroci in questione.
Terni: altro incidente tra via Pastrengo e via XX Settembre. «Fare una rotatoria»

Surreale prima mezz’ora – dove si è parlato di altro -, poi si è entrati nel merito della questione con l’intervento del dirigente all’urbanistica Claudio Bedini. In aula anche l’assessore Marco Iapadre. «Realizzare una mini-rotatoria all’incrocio via Pastrengo-via Prati ed una normale tra via XX Settembre e via Prati/Villafranca», l’input dell’ex AP. Motivo? Alta velocità, tamponamenti e rischi. A dare delucidazioni di natura tecnica ci ha pensato il dirigente: «Abbiamo svolto verifiche. L’intersezione – ha risposto sulla possibilità di sviluppare la rotonda lungo via Prati – rappresenta un’oggettività difficoltà, in quel punto è più complesso. Le rotonde vengono bene dove c’è intersezione a 90 gradi tra due strade perché sono indirizzate al centro. Inoltre c’è la scuola vicino». Di conseguenza gli spazi per l’allargamento e il diametro rendono l’ipotesi alquanto complicata. «Ciò non toglie – ha aggiunto – che non lasciamo cadere il problema. Il Pums è in fase di revisione e faremo un’altra valutazione per poi fare un’ipotesi». E l’altra.

Bedini è stato più netto sull’altro incrocio: «Via Pastrengo? Ci sono i necessari segnali di stop e arresto, se si rispettano non c’è elevata criticità e pericolosità. Non si ravvisa». Primieri sul tema non ha mollato: «L’incrocio è pericoloso. Basterebbe regolamentarlo in modo molto semplice con una bassa spesa. Ok la rotonda, capisco, ma ci si può muovere con segnaletica e specchio». Ultimo scambio e partita chiusa: «La mini rotatoria non è fattibile, non c’è spazio. Alcune considerazioni le valuteremo». In ogni caso scatta l’emendamento per il documento di Primieri, non c’è la bocciatura.